IN ATENEO

Studio Unipd: il metallo dell’ascia dell’uomo del Similaun proviene dalla Toscana

Dal 19 al 21 settembre si è tenuto a Bolzano il congresso internazionale “Ötzi: 25 anni di ricerca” organizzato dall’Eurac (European Academy of Bozen) e dal Museo archeologico dell’Alto Adige, in cui è stato fatto il punto sulle conoscenze acquisite e sulle ultime novità delle ricerche sull’”Uomo venuto dal ghiaccio”. 

L’ascia di rame che fu trovata 25 anni fa fra gli utensili dell’Uomo del Similaun è stata una ricchissima fonte di informazioni per la metallurgia dell’età del Rame. Essendo corredata di manico in legno databile tramite metodo del carbonio-14 ha permesso di avere una datazione assoluta per le asce in metallo di tipologia simile. Inoltre, analisi cristallografiche non invasive effettuate una dozzina di anni fa permisero di identificare in modo dettagliato la tecnica di manifatture: l’ascia fu fusa in uno stampo bivalve, non è mai stata sottoposta ad indurimento meccanico (ad eccezione forse della lama) al fine di preservare la sua duttilità ed è stata usata estensivamente.

Il gruppo di archeometallurgia dell’università di Padova costituito da Gilberto Artioli, Ivana Angelini e Caterina Canovaro, dei dipartimenti di Geoscienze e di Beni Culturali, in collaborazione con lo staff del Südtiroler Archäologiemuseum, ha ultimato ora con successo le analisi di provenienza del rame che costituisce l’ascia ed i risultati sono stati presentati in anteprima al congresso appena conclusosi. I dati mostrano chiaramente come il metallo fu estratto da minerali della Toscana meridionale. I depositi minerari della Toscana meridionale presentano un segnale inconfondibile dei rapporti isotopici del piombo, un segnale che può discriminare l’origine del rame da tutti gli altri depositi minerari cupriferi noti in Europa e nell’area mediterranea, ed è trasmesso inalterato al manufatto prodotto. L’identificazione della provenienza è stata possibile grazie ad un database di riferimento relativo ai rapporti isotopici del piombo dei depositi minerari cupriferi assemblato e rivisto in maniera critica dal gruppo di ricerca di Padova. L’origine toscana del metallo è consistente con i dati recenti disponibili per le coeve attività di smelting (riduzione del minerale) e di produzione di metallo nella regione.

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