Il Magna Charta Observatory, l’organismo internazionale con sede a Bologna che vigila sull’applicazione della Magna Charta Universitatum (a cui aderiscono 805 università in 85 paesi, tra cui Padova), ha espresso in una nota forte preoccupazione per l’azione repressiva in atto nei confronti delle università turche. 

Nel documento, diffuso in inglese sul sito dell’organizzazione internazionale, l’Osservatorio ricorda di aver scritto già nel gennaio 2016 assieme ad altre 19 organizzazioni al presidente turco Erdogan, biasimando “pressioni diffuse” contro docenti e ricercatori turchi, tra cui “sottoposizione a indagini, arresti, interrogatori, sospensione e licenziamenti, in apparente violazione dei principi internazionalmente riconosciuti di libertà accademica, di espressione e di associazione”. Una situazione significativamente peggiorata dopo il fallito golpe del 15 luglio.

Con il documento l’Osservatorio richiama le autorità turche a ripristinare e a garantire l’autonomia istituzionale e le libertà accademiche per studenti, docenti e lavoratori appartenenti non solo ai 33 atenei turchi firmatari della Magna Charta Universitatum, ma a tutte le università del paese.