Giunta alla seconda edizione, l’indagine sul personale dipendente dell’università di Padova anche quest’anno è stata predisposta e curata dal Nucleo di valutazione di Ateneo, presieduto dalla professoressa Angela Stefania Bergantino, in accordo con il direttore generale.

L’indagine intende rilevare le opinioni dei dipendenti dell’Ateneo (personale tecnico-amministrativo e collaboratori esperti linguistici) su diversi aspetti: organizzazione e ambiente di lavoro; grado di condivisione degli obiettivi e del sistema di valutazione; valutazione del superiore gerarchico; valutazione di alcune delle iniziative di Ateneo messe in atto nel 2015-2016.

L’ottimo tasso di partecipazione (64,3%, 1.465 rispondenti su 2.278 dipendenti), in linea con quello della prima edizione dell’indagine (2014), conferma l’elevato interesse sul tema e indica, non solo un forte senso di appartenenza del personale dipendente nei confronti del proprio ateneo, ma anche un grande desiderio di contribuire al miglioramento della vita lavorativa e un sentimento di fiducia nei confronti degli organi di governo. Tale tasso, se confrontato con quello dei 21 atenei aderenti al progetto Good Practice (progetto, promosso dal Politecnico di Milano, che prevede diverse rilevazioni e analisi di benchmarking con l’obiettivo di misurare le performance dei servizi amministrativi degli atenei partecipanti) per la realizzazione della stessa indagine, si colloca al quinto posto. Sale però al primo posto sia facendo riferimento ai soli grandi atenei (Firenze, Milano Statale) sia considerando solo gli atenei veneti (Venezia-Ca’ Foscari, Venezia-IUAV, Verona).

Nella percezione dei rispondenti alcuni aspetti indagati rimangono critici (per es. il carico di lavoro, la divisione delle responsabilità, le retribuzioni) ma nel complesso si rileva un generale miglioramento rispetto all'indagine precedente. Le risposte che esprimono criticità, disagio, insoddisfazione diminuiscono, infatti, per 65 domande su 82 (79,2%): nello specifico 44 domande su 60 (73,3%) nell’ambito dell’organizzazione e ambiente del lavoro, 12 domande su 13 (92,3%) in merito al grado di condivisione degli obiettivi e del sistema e 9 domande su 9 (100%) sulla valutazione del superiore gerarchico. Tra i punti di forza restano positivi i dati sull'ambiente di lavoro, sulla performance individuale (competenze, risorse, autonomia, realizzazione) e sul senso di appartenenza all'istituzione. Si tratta dunque di un humus molto positivo sul quale bisogna continuare a costruire le basi di un pieno coinvolgimento dei dipendenti nel processo di miglioramento continuo della qualità della didattica, della ricerca, dei rapporti con il territorio e dei servizi agli studenti e a tutti gli stakeholder direttamente e indirettamente coinvolti.

Per maggiori dettagli su specifici aspetti dell’indagine si rinvia a quanto riportato nella brochure disponibile dal pomeriggio di mercoledì 30 novembre all’indirizzo http://www.unipd.it/nucleo.