CULTURA

Le mura di Padova raccontate in un docufilm: "6 Padova"

Sei luoghi (più uno) raccontati attraverso la voce di chi li vive, sette persone che a loro modo narrano l’unicità delle Mura di Padova. “6 Padova” è un docufilm diretto da Matteo Menapace che vuole raccontare il monumento più grande della città. Il progetto è stato presentato alla 79esima edizione delle Mostra del cinema di Venezia ed è ispirato a “6 Venezia”, un documentario realizzato nel 2010 dal compianto regista padovano Carlo Mazzacurati. Un viaggio, quello di “6 Padova” che parte proprio dalla città lagunare e più precisamente dalla Basilica di Santa Maria del Giglio, in Piazza San Marco dove, alla base, c’è un bassorilievo raffigurante la pianta con le vecchie mura di Padova

11 chilometri di mura, di cui 10 ancora intatti, 19 bastioni e cinque porte superstiti, che fanno di Padova la città con le più grandi mura rinascimentali d'Italia e tra le più grandi d'Europa. Il sistema murario esterno patavino, che abbiamo lungamente raccontato nel libro “La scienza nascosta nei luoghi di Padova”, risale al rinascimento, periodo in cui la città si fortificò, passando dalle mura interne, di epoca romana, a quelle che ancora oggi circondano gran parte della città.

Gli stessi padovani o chi nella città del Santo ci studia o lavora le mura le attraversa quotidianamente, ma non sempre le percepisce. 

Il docufilm promosso dal Comune di Padova le racconta nel miglior modo possibile: vivendole ed entrandoci anche al suo interno. La regia di Menapace offre uno sguardo diverso, che entra nelle viscere stesse della cinta e fa scoprire mondi sotterranei che seguono una narrazione coinvolgente ed accattivante. Luoghi che non sono ancora accessibili al pubblico, luoghi che meritano di essere conosciuti, anche solo per avere la consapevolezza dell’importanza storica dei posti che ogni giorno “calpestiamo”. Come ha dichiarato Roberto Ragazzoni, direttore dell’Osservatorio Astronomico della Specola, “le mura di Padova trasudano storia, ma anche scienza e continuano a portare avanti il simbolo della ricerca scientifica che è uno degli elementi che contraddistinguono l’Università, che proprio quest’anno compie 800 anni”.

“6 Padova” racconta la città attraverso sette voci diverse, la prima delle quali è quella di Giacomo Bianchi, musicista 33enne che ci fa vivere l’interno del Torrione Alicorno attraverso le note del suo violino. Il docufilm continua spostandosi dall Bastione di Codalunga o della Gatta, che prende il nome dall’esposizione di un felino contro l’assedio delle truppe imperiali di Massimiliano D’Asburgo avvenuto nel 1509, per poi passare alla spiegazione del tribunato, che si può ascoltare direttamente dalla voce di Elena Baldan, prima tribuno donna dell’università di Padova.

Non manca la Specola con la sua lunga storia da torre alta del Castello Carrarese a osservatorio astronomico. “Qui dentro conserviamo la storia di oltre due secoli e mezzo di astronomia che si è fatta in questo osservatorio - dice Roberto Ragazzoni in 6 Padova -. Siamo i testimoni degli albori dell’astronomia fatta con il metodo scientifico di cui l’esponente principale è stato Galileo Galilei. Adesso poi siamo proiettati nel futuro e costruiamo nei nostri laboratori gli strumenti come satelliti e telescopi che poi vanno ad osservare con mezzi più moderni gli oggetti dentro il sistema solare e speriamo, in futuro, anche oltre”.

Dalle stelle della Specola alle acque della città, dai sotterranei ai bastioni che ogni giorno vedono momenti di aggregazione e divertimento. Ma non sempre è stato così e il pregio di “6 Padova” è anche quello di mettere in luce le difficoltà attraverso le quali si è dovuti passare per rendere la cinta muraria un vero e proprio monumento. Emblematica è la vicenda della Golena San Massimo dove, fino a non troppi anni fa, era utilizzata come deposito dei mezzi della nettezza urbana. Riqualificare, ristrutturare e, per diversi luoghi, portare alla luce la storia e la bellezza delle mura è compito complesso ma importante. Non ci sarebbe Padova senza le sue mura, un monumento tanto grande quanto invisibile.

Associazioni, enti ed appassionati stanno però facendo rete per riportare a nuovo splendore l’intero perimetro. Il docufilm approfondisce anche questa tematica, attraverso l’azione degli Amissi del Piovego, un’associazione che vuole portare avanti una gestione sostenibile, sia dal punto di vista sociale che ambientale, delle acque di Padova, anche grazie a dei progetti pilota dell’università di Padova.. 

"6 Padova" è visibile gratuitamente su youtube ed è un documento che ci mostra la città da un punto di vista diverso, mostrandoci luoghi che sicuramente ci sembrano comuni ma che spesso viviamo inconsapevolmente.

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