IN ATENEO

Cantone a Unipd: "Iato enorme tra atenei del Nord e del Sud, alcuni forse dovrebbero chiudere"

Si sono riuniti oggi nell’Aula magna di Palazzo Bo i rettori e i direttori generali delle università venete di Padova, Venezia e Verona con il presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone, per confrontarsi sui temi della legalità e della trasparenza nel governo delle università. Il convegno, dal titolo “L'Università casa di vetro. Il ruolo degli Atenei tra Autonomia, Trasparenza e Legalità”, è stata l’occasione per un confronto su progetti, proposte, considerazioni in merito allo sviluppo dei processi di legalità a contrasto del fenomeno della corruzione nella pubblica amministrazione. “Questa giornata è un segnale di grande lungimiranza, ha dichiarato Cantone, perché di questi temi bisogna parlare non solo nei momenti di emergenza. Il modo per affrontare la corruzione, infatti, non passa soltanto attraverso la repressione, che sicuramente serve, ma procede di pari passo anche con altre attività, a partire dalla prevenzione. (…) La sfida per combatterla oggi, non è di pochi; è la sfida di tutti i cittadini, della parte migliore di questo Paese che non può che essere l’università con la sua capacità di non chiudersi in se stessa e guardare avanti, di formare uomini e cittadini perché questo è luogo di formazione per eccellenza”. Cantone si è anche soffermato – con alcune provocazioni – anche sulla situazione delle università italiane: “Esiste uno iato enorme tra le università del sud e del nord. Uno iato che viene amplificato ancora di più dalla logica di dare i contributi a chi lavora meglio e rendere così zavorre alcune università che forse bisognerebbe proprio chiudere”.  Cantone poi prosegue: “Non prendo in considerazione le università telematiche su cui andrebbe fatta una riflessione che porterebbe a mettere in discussione un tabù, e lo dico come provocazione, del valore legale del titolo di studio”.

L’università deve essere ‘casa di vetro’, ha spiegato il rettore Rizzuto, perché siamo convinti che essere un’istituzione pubblica sia un privilegio. La trasparenza è una modalità operativa ma la consideriamo anche un dovere morale e un’opportunità che permette di presentare in maniera completa l’università nel suo interno, mostrandone il suo grande valore e quanto sia in grado di fare per la propria società”. La seconda parte della giornata ha visto protagonisti  i direttori generali degli atenei veneti, Alberto Scuttari dell’università di Padova, Giancarla Masè, dell’università di Verona, Antonio Marcato dell’università Ca’ Foscari Venezia e Alberto Domenicali dell’università Iuav di Venezia chiamati a  discutere sulla cultura della legalità e del passaggio della sua percezione, all'interno degli atenei, da adempimento a strumento di gestione. “Un buon amministratore, ha spiegato Scuttari, oggi deve saper passare dalla cultura dell’adempimento alla cultura organizzata orientata anche all’efficacia; e questo comporta un vero cambiamento che richiede lavoro, competenze, risorse. È importante saper pensare anche al risultato, oltre che al rispetto delle regole, anche questa è responsabilità dell’amministratore”.

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