IN ATENEO

Bandi di ricerca, il Tar annulla il regolamento dell'università di Cagliari

Il tribunale amministrativo della Sardegna ha annullato un bando dell’università di Cagliari per l’assegnazione di 23 assegni di ricerca istituzionale di durata biennale. I giudici, nella motivazione della sentenza, hanno anche cassato il regolamento dell’ateneo, adottato nel 2011, nella parte che riguarda la gestione degli assegni di ricerca. Il Tar ha considerato illegittima la clausola secondo cui l’ateneo escludeva dai concorsi i partecipanti che avessero conseguito il dottorato da più di cinque anni. Si tratta dell’articolo 3 del regolamento di ateneo, che ora dovrà essere completamente rivisto. I giudici hanno dato ragione alla ricorrente che era stata esclusa proprio “per aver conseguito il dottorato di ricerca, richiesto quale requisito per la partecipazione alla procedura, da oltre cinque anni rispetto alla data di pubblicazione del bando”, si legge nella motivazione data all’epoca dall’università di Cagliari. Il ricorso ha fatto leva sul fatto che il limite quinquiennale a ritroso viola la legge nazionale (art. 22 legge 30 dicembre 2010, n. 240) che non prevede limitazioni connesse alla data del conseguimento dei titoli accademici richiesti per l’ammissione alla selezione. I giudici hanno di conseguenza annullato l’articolo 3 del regolamento dell’università di Cagliari, richiamando anche i limiti all'autonomia d'ateneo, che va comunque esercitata nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato. 

La sentenza avrà probabilmente una risonanza nazionalea, visto che sono molti i casi di atenei che adottano regolamenti simili per disciplinare i bandi di ricerca. 

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