La Conferenza dei rettori delle università italiane chiede la sospensione dei bandi Fir (Futuro in ricerca-giovani ricercatori 2013) e Prin. È l’assemblea generale della Crui a firmare, all’unanimità, la mozione. Nel documento si prende atto di come la “copertura finanziaria per il bando Prin 2012 è pari a 38 milioni e 259.894 euro, contro i 170 milioni e 197.567 assegnati dal bando Prin 2010-2011”. 

La Crui rimarca come il taglio drastico delle risorsa riduca a un mero esercizio di forma il considerevole aumento della quota complessiva di progetti preselezionabili, arrivati a 1.443 rispetto ai 673 previsti al momento della pubblicazione del bando precedente. E spiega anche come sia stata confermata la fase di preselezione con modifiche “più formali che sostanziali” rispetto alle richieste che la Crui aveva formulato in una nota del 7 novembre 2012, in cui si chiedeva l’adeguamento alla procedura europea, mentre “permangono a carico degli atenei gli oneri previsti per il compenso dei peer reviewers; inoltre, la valutazione dell’ateneo genera situazioni di pesante condizionamento e scarsa trasparenza”. Per la Crui gli oneri sarebbero maggiori sia per l’aumentato numero di revisori previsti, sia perché “aumenterà il numero di progetti presentati in ogni ateneo, tenuto conto che sarà possibile presentare progetti anche con una sola unità”, si legge nella mozione. Infine, la Crui rimarca come le limitazioni alla partecipazione ai bandi pongono “inaccettabili preclusioni basate sull’età e sull’appartenenza o meno ai ruoli dell’università del personale docente e ricercatore interessato soprattutto con riferimento al confronto in ambito internazionale”. 

Sulla base di queste considerazioni la Conferenza dei rettori chiede che i bandi Prin 2012 e Fir 2013 siano sospesi e che vi sia da parte del Miur una risposta alle urgenti richieste avanzate, “vista anche la ristrettezza dei tempi dettati dai bandi in questione”.