IN ATENEO

Dal Senato accademico sì al doppio libretto per i transgender

Sì all’adozione di un doppio libretto a tutela degli studenti in caso di “rettificazione di attribuzione di sesso”. Lo ha deciso, a larghissima maggioranza (un solo voto contrario), il Senato accademico dell’università di Padova. In caso di riattribuzione legale del sesso, la legge prevede tutta una serie di atti ma non prende assolutamente in considerazione il lungo periodo, che può durare diversi anni, nel quale il trattamento psicologico e medico si sviluppa e durante il quale chi ha intrapreso la strada del “mutamento di genere” affronta la vita quotidiana. Nel caso di frequenza di un corso universitario il problema che si apre è quello del disagio che lo studente o la studentessa, in via di transizione di genere, deve affrontare per l’evidente contrasto fra il suo aspetto esteriore ed il suo nome che emerge ad ogni esame, ad ogni appello ed in ogni occasione di confronto pubblico con i compagni di corso. L’imbarazzo che ne deriva può provocare anche l’abbandono degli studi o la rinuncia all’iscrizioni dal momento che l’università non può che utilizzare i dati anagrafici riportati nei documenti ufficiali e che non saranno modificati se non quando sarà terminata tutta la procedura della riattribuzione del sesso.

Che strada intraprendere allora? È stata adottata – dopo una scrupolosa verifica degli aspetti normativi e legali - la soluzione utilizzata all’università e al Politecnico di Torino o negli atenei di Oxford e Madrid: all’interessato o all’interessata viene fornita una identità “alias”, al pari del nom de plume di uno scrittore, che potrà essere usata nelle attività universitarie quotidiane, mentre la documentazione amministrativa non può che rimanere immutata, con i dati anagrafici risultanti dalla documentazione ufficiale. Alcune operazioni, tuttavia, non potranno che essere fatte con il nome legalmente valido (procedure per Erasmus, cambio di sede, proclamazione di laurea) anche se tutti gli atti avverranno nel modo più rispettoso possibile della privacy e della dignità degli interessati. Nella delibera approvata dal Senato vengono specificati diversi aspetti tecnici del problema a tutela degli studenti e delle studentesse che potranno contare anche su un tutor e su una persona della segreteria preparata a seguire i casi. 

© 2018 Università di Padova
Tutti i diritti riservati P.I. 00742430283 C.F. 80006480281
Registrazione presso il Tribunale di Padova n. 2097/2012 del 18 giugno 2012