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Decreto "Fare": 300 milioni per scuole più sicure

Tra le misure del "decreto del fare" (dl 69/2013) entrato in vigore da pochi giorni, di particolare significato è il finanziamento per la sicurezza degli edifici scolastici (articolo 18, comma 8). Si tratta di 300 milioni di euro, suddivisi in parti uguali per gli anni 2014-2016, che saranno a carico dell'Inail. Verrà così garantita l'attuazione di un piano di edilizia scolastica che dovrà essere predisposto dalla presidenza del Consiglio.

Il provvedimento conferma una linea di maggiore attenzione, rispetto al passato, sul tema della manutenzione delle scuole. È dello scorso gennaio la pubblicazione del decreto con cui il ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha sbloccato fondi per 111.800.000 euro, già stanziati da tempo, per il "piano straordinario di messa in sicurezza degli edifici scolastici", in attuazione di uno dei numerosi programmi-stralcio che, in assenza  di una politica organica e continuativa, costringono gli enti locali a lunghe attese e a un iter farraginoso, con la conseguente impossibilità di programmare interventi di medio termine.

Rimane incompiuta, intanto, la raccolta dei dati per l'anagrafe dell'edilizia scolastica: prevista dalla legge 23 del 1996, la banca dati non ha mai potuto essere completata perché molte regioni non comunicano la situazione delle proprie scuole. I pochissimi dati ufficiali resi noti dal ministero parlano di una notevole vetustà media degli immobili scolastici: poco meno della metà (44%) sono stati costruiti tra il 1961 e il 1980, per un'età media che va dunque da un minimo di 33 a un massimo di 52 anni. Il dato si riflette, ovviamente, sull'assenza dei requisiti di legge: solo il 17,7% delle scuole possiede il certificato di prevenzione incendi, e un terzo degli edifici (33,5%) non è dotato di impianto idrico antincendio e deve limitarsi a estintori. La metà delle scuole (50,7%) non possiede una scala interna di sicurezza, e il 37% non ha un sistema di allarme.

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