Tra il 1976 e il 1983, durante la dittatura militare argentina, vennero fatte sparire 30.000 persone. Tra loro anche centinaia di bambini, figli dei desaparecidos, “rubati” come bottino di guerra. L'ambasciata argentina in Italia ha recentemente lanciato la Campagna per il diritto all’identità per restituire “una storia familiare” a chi ne è stato derubato e per continuare a tenere viva la memoria di chi è scomparso. Un’iniziativa che affianca e sostiene il lavoro costante e instancabile delle Abuelas de Plaza de Mayo, che da anni lottano per avere giustizia e che, ad oggi, hanno reso possibile il ritrovamento di 113 nipoti, la maggior parte ancora residenti in Argentina, alcuni all’estero. L’obiettivo è ritrovare i giovani nati in Argentina tra il 1975 e il 1980, che oggi, in virtù degli stretti vincoli tra Italia e Argentina, potrebbero risiedere anche nel nostro Paese. Promossa nella sede dell’assemblea Crui, dall’università degli studi di Roma Tre e dalla Federico II di Napoli, la campagna (che nel sito racconta 20 storie di ragazzi che hanno recuperato la propria identità) chiede collaborazione a tutti gli atenei italiani per avere maggiore visibilità e diffondere efficacemente la ricerca che le Abuelas portano avanti da oltre trent’anni. Qui di seguito pubblichiamo il testo dell’appello:

Se sei nato tra il 1975 e il 1980 e hai dubbi sulla tua identità puoi contattare l'ambasciata Argentina in Italia, sezione Diritti Umani: dirittiumani@ambasciatargentina.it - 06.48073300.

I funzionari saranno in grado di offrire il supporto necessario per chiarire la propria situazione con la più assoluta confidenzialità. 

“Campagna per il diritto all’identità - Abuelas de Plaza de Mayo”.