CULTURA

Il pilota, lo scrittore, la spia

Si apre oggi a Padova la conferenza internazionale su "Letteratura per l'infanzia, tecnologia e immaginazione" ed è auspicabile che in questa sede (o alla Fiera del libro per ragazzi di Bologna, la settimana prossima) qualcuno ricordi che quest’anno cade il 70° anniversario della pubblicazione di un libro di Roald Dahl mai tradotto in italiano: The Gremlins, pubblicato da Walt Disney nel 1943.

Oggi, la parola gremlin viene associata immediatamente ai mostriciattoli del film di Joe Dante del 1984 ma in realtà si tratta di personaggi creati da Dahl, che nel 1943 prestava servizio come attaché dell’aviazione inglese nell’ambasciata britannica a Washington. Nella capitale americana, il tenente Dahl era arrivato dopo essersi arruolato volontario nella Raf allo scoppio della guerra, dopo essersi schiantato in Libia nella sua prima, sfortunata, missione di combattimento e dopo aver combattuto in Grecia al momento dell’invasione tedesca del 1941.

The Gremlins fu concepito come parte della propaganda inglese rivolta all’opinione pubblica americana per convincerla a sostenere la guerra in Europa, e infatti i protagonisti sono dei piloti di Hurricane e Spitfire che si ritrovano alle prese con nanetti ben decisi a sabotare gli aerei di Sua Maestà. Il motivo? I piccoli esseri vivevano in pace con le loro partner (chiamate fifinellas) in una foresta nel nord della Scozia quando improvvisamente arrivarono gli uomini, rasero al suolo il bosco e costruirono al suo posto una fabbrica di aerei. Per vendetta, i gremlin decisero di sabotare ogni aereo uscito dalla fabbrica fino a che gli sconsiderati umani non si fossero decisi a togliere le tende e a lasciarli vivere in pace.

Armati di martelli, trapani, seghe e altri strumenti adatti, i gremlin aprono buchi nei serbatoi, segano parti delle ali, gettano sabbia nei motori e sembra che l’unico modo per ammansirli sia di offrire loro francobolli usati da leccare, in particolare quelli di posta aerea. Naturalmente, come tutte le creature magiche, i gremlin sono visibili soltanto ad alcune categorie di persone, in questo caso i piloti.

Se i gremlin sembrano tutto sommato creature simpatiche, gli aviatori sono terrorizzati invece dagli spandule, una particolare varietà di bestiole che si incontrano soltanto ad altezze superiori ai 10.000 metri, ricoperte di pelo e particolarmente maligne.

La soluzione viene trovata da Gus, un pilota della Raf sopravvissuto a un atterraggio fuori pista: aprire una scuola di volo per gremlin, la Gremlin Training School. Lì, i puffi imparano innanzi tutto a non sabotare gli aerei e poi a ripararli e mantenerli in buon ordine (sempre in cambio dei deliziosi francobolli usati).

The Gremlins doveva diventare un cartone animato di Walt Disney ma le burocrazie ci misero il naso: poiché Dahl era un militare in servizio, il ministero della Guerra britannico pretese di avere l’ultima parola sulla sceneggiatura e sul film. Condizioni inizialmente accettate ma poi trovate eccessivamente onerose da Disney, che rinunciò al progetto.

In compenso, Dahl si fece un nome con il libro e iniziò a scrivere per varie riviste americane nel tempo libero che gli lasciava la sua professione di spia. Eh sì, anche gli alleati si spiano fra loro, ma questa è un’altra storia, ben raccontata da Jennet Conant in The Irregulars, un altro libro che varrebbe la pena tradurre.

Fabrizio Tonello

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