IN ATENEO

L’università potenzia la ricerca sul cervello: nasce il Centro di neuroscienze cognitive

Fa il proprio debutto nell’ambito dei centri interdipartimentali di ricerca del Bo il Cnc, Centro di neuroscienze cognitive, molto importante sia per il suo carattere innovativo, sia per l’interdisciplinarietà delle linee di ricerca. L’obiettivo primario del centro è lo svolgimento di attività di ricerca attraverso la creazione di sinergie fra ricercatori e studiosi provenienti da vari settori scientifici e con ampia esperienza nell’ambito delle tecnologie collegate alle neuroscienze cognitive. Sarà possibile approfondire la conoscenza della mappatura corticale, delle dinamiche di allocazione dell’attenzione a stimoli visivi, dell’attività celebrale a seguito di stimoli a valenza sociale o da stimoli visivi marginalmente percepibili. Il campo di indagine riguarderà i processi decisionali, l’attività cerebrale legata all’elaborazione di emozioni, le basi dell’attenzione, le funzioni cognitive nei disturbi psichiatrici, l’interazione mente, cuore, cervello, organismo, i problemi comportamentali e cognitivi derivanti da sordità. Restando in ambito medico-scientifico si segnala il premio conferito all’oftalmologo dell’università di Padova, Mario Angi, dall’Accademia oftalmologica americana: l’Outstanding Humanitarian Service Award conferito per i progetti oculistici del professor Angi contro la cecità. 

Il Consiglio di amministrazione dell’università di Padova ha anche approvato la riorganizzazione di altri organismi già esistenti i cui statuti sono stati modificati: il Centro per gli studi interculturali e sulle migrazioni che promuove e sviluppa ogni attività di ricerca e di confronto scientifico utile all’analisi dei mutamenti culturali prodottisi nel quadro della mondializzazione, con particolare riferimento al fenomeno migratorio; il Centro interdipartimentale sulla famiglia: il campo della ricerca spazierà sul piano della struttura e dello sviluppo delle varie forme e stili di vita degli individui nelle famiglie, con riferimento agli ambiti della formazione, dell’educazione, della prevenzione, della terapia, dei servizi sociosanitari delle politiche sociali, dell’associazionismo, oltre alle risorse e bisogni dei membri della famiglia lungo il ciclo della vita; il Centro di ricerca di chirurgia sperimentale prosecuzione della struttura operativa dal 1989; il Centro di ricerca per lo studio e la conservazione dei beni archeologici, architettonici e storico-artistici; infine, il Centro interdipartimentale di ricerca per lo studio dei materiali cementizi e dei leganti idraulici: il centro ha come obiettivo lo sviluppo dell’attività di ricerca ad alto livello scientifico sui cementi ed i prodotti a base cementizia al fine di integrare e promuovere ricerca di base, ricerca applicata e ricerca industriale nel settore. Nel corso della stessa seduta, il Consiglio ha approvato la chiamata diretta a professore di seconda fascia  di Tomas Morosinotto (biologia sperimentale e clinica); approvata anche la proposta di chiamata diretta per Elena Reddi (anatomia comparata e citologia) e di Elisa Greggio (fisiologia) sempre presso lo stesso dipartimento.

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