IN ATENEO

L'appello del rettore per il futuro della Scuola galileiana

La Scuola galileiana è un’opportunità per gli studenti, per il territorio, per l’Italia. Lo ha detto il rettore, Giuseppe Zaccaria, in occasione della consegna degli attestati galileiani nella Sala dei Giganti a venti neodiplomati della scuola di studi superiori dell’università di Padova. “Un momento gioioso per gli studenti e le loro famiglie” - ha aggiunto - ma anche perché “simbolicamente illumina i positivi risultati di un’istituzione che ha conseguito in questi anni eccellenti risultati educativi e formativi”.

La Scuola fino all’anno 2013-2014 opererà con il finanziamento della fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo che ha consentito dal 2004, anno di nascita dell’istituzione, ad oggi di svilupparsi, consolidarsi e affermarsi. Traguardi prestigiosi resi possibili perché - ha detto il rettore - la Scuola galileiana “ha avuto alle spalle un ateneo serio, qualificato e ricco di tradizione come il nostro”. Cosa succederà dopo il 2014? "È inimmaginabile - ha dichiarato Zaccaria - che l’università di Padova rinunci a portare avanti un’iniziativa così riuscita e qualificante” ed è per questo che si stanno moltiplicando gli sforzi per reperire nuove fonti di sostegno e di finanziamento. “Sarebbe davvero paradossale - ha commentato in proposito il rettore - che il territorio - mostrasse di non cogliere il grandissimo significato per il suo futuro e per quello del Paese di un’istituzione che ha saputo dimostrare un’eccellente riuscita dei suoi studenti e la capacità di operare con criteri di alta qualità”. Rivolgendosi direttamente agli studenti, Zaccaria ha assicurato che il loro eccellente percorso di formazione non sarà né disperso, né svalorizzato. “Nonostante tutto - ha concluso - nonostante l’insensibilità che la politica di ogni colore mostra ogni giorno per le sorti dell’università, resistete. Restiamo insieme per dare un futuro al nostro Paese, che non merita questa disattenzione e questa sottovalutazione dei suoi talenti”.

In precedenza, riferendosi alla possibilità di ottenere “il sospirato accreditamento ministeriale” per la Scuola galileiana, il rettore ha detto che sembra aprirsi uno spiraglio, grazie al continuo pressing esercitato sul ministero dell’università.  Dopo che Marina Bastianello a nome della fondazione Cariparo ha annunciato che verrà mantenuto il sostegno , pur se in altri modi e in altra forma. L’orgoglio dell’appartenenza alla Scuola è stato manifestato  dai rappresentanti degli studenti: l’istituzione - hanno sostenuto - merita tutto il sostegno perché è un’opportunità per i giovani, per le università, per le aziende e per il Paese”. Il 70% degli ex allievi oggi opera all’interno di atenei di tutto il mondo, l’altro 30% nelle aziende più prestigiose. Con la disoccupazione dei galileiani  pari a zero.

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