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Le malattie della tiroide e l'importanza della prevenzione

Il prossimo 25 maggio sarà la giornata mondiale della Tiroide, patrocinata dal ministero della Salute, e nata per sensibilizzare l’opinione pubblica sui crescenti problemi legati alle malattie della tiroide e sull’importanza dell’azione preventiva della iodoprofilassi.

Durante la settimana che va dal 20 al 24 maggio davanti a palazzo Moroni dalle 9 alle 17 un’équipe medica di specialisti Endocrinologi ed Endocrinochirurghi sarà a disposizione dei cittadini per informazioni, suggerimenti e consigli pratici volti a prevenire i problemi tiroidei. Per coloro che non l’hanno mai eseguita, sarà anche possibile sottoporsi a una visita del collo con eventuale ecografia tiroidea.

Le malattie della tiroide colpiscono circa 6 milioni di persone in Italia, e tra 500.000 e 700 .000 nel Veneto.

La tiroide è la ghiandola endocrina preposta alla sintesi e alla secrezione degli ormoni tiroxina (T4) e triiodotironina (T3), che hanno nello iodio un elemento strutturale essenziale. Gli ormoni tiroidei svolgono un ruolo centrale nello sviluppo nervoso e scheletrico del feto e del bambino. Nell'adulto hanno importanti effetti sulla regolazione del metabolismo basale, sull'apparato cardiovascolare, sul metabolismo lipidico e glicidico, e sul metabolismo osseo.

Le malattie della tiroide sono di frequente riscontro nella popolazione generale, con una forte predilezione per il genere femminile, e possono colpire tutte le età compresa l’età fetale e neonatale. La causa più frequente di patologia tiroidea nella popolazione mondiale è la carenza alimentare di iodio che si manifesta con un aumento di volume della tiroide (“gozzo”). La più efficace prevenzione è la iodoprofilassi, facilmente attuabile mediante l’uso di sale fortificato con iodio, ovunque ampiamente disponibile. Con il diffondersi dell’ecografia tiroidea, spesso si riscontrano noduli asintomatici, di dimensioni anche molto piccole (inferiori al centimetro), con una frequenza che aumenta progressivamente con l’età e pone il problema di una possibile presenza di tumore della tiroide. Fortunatamente, i tumori maligni della tiroide sono rari (circa l’1% di tutti i noduli tiroidei) e sono suscettibili di terapie efficaci nella maggior parte dei casi. 

Nelle aree dove la popolazione ha un adeguato apporto alimentare di iodio un fattore che gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo delle malattie della tiroide è l’autoimmunità, che può dare origine ad ipotiroidismo (tiroidite di Hashimoto), o ipertiroidismo (morbo di Basedow). L’ipotiroidismo può essere riscontrato nell’8-10% della popolazione, mentre l’ipertiroidismo clinicamente manifesto colpisce invece il 2-3% della popolazione generale, ma la prevalenza delle forme più lievi raggiunge il 5-6%, specie nelle fasce di età più avanzate. La frequenza dell’ipertiroidismo è fino a due volte più elevata nelle aree di carenza iodica rispetto a quelle iodo-sufficienti. Sia l’ipertiroidismo che l’ipotiroidismo, una volta diagnosticati, possono essere curati con relativa facilità.

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