IN ATENEO

Nuovo ospedale, la posizione dell'università

Pubblichiamo l'intervento del rettore Giuseppe Zaccaria al convegno "Nuovo ospedale, una sfida da vincere", ospitato al centro culturale San Gaetano di Padova.

Dopo un lungo lavoro, nel luglio 2011 la commissione regionale incaricata di elaborare il piano di fattibilità del nuovo ospedale policlinico di Padova, e della quale io stesso ho fatto parte, concludeva il suo mandato scegliendo tra le varie alterative possibili la costruzione di un nuovo ospedale che - come dice il documento conclusivo - deve essere "l’ospedale di riferimento" per un bacino di utenza di oltre un milione di abitanti, con complessivi 970/1000 posti letto secondo il modello hub and spoke , che prevede di concentrare l’offerta di alta specializzazione professionale e di elevato contenuto tecnologico e di orientare il ruolo della struttura verso le acuzie e le post acuzie, garantendo il soddisfacimento di prestazioni  di alta complessità in tempi coerenti con la gestione della fase acuta della patologia e demandando invece alla rete degli ospedali del territorio la gestione delle patologie croniche.

Oltre alle aree per l’alta specialità chirurgica , materno infantile, medica, riabilitativa e dei servizi, la struttura prevede un’area dedicata alle attività di ricerca e un’area didattico-formativa . Secondo le stime prodotte dalla stessa Regione il nuovo ospedale policlinico richiede un investimento di 600 milioni di euro e un tempo di realizzazione di 8 anni.

Il 31 agosto 2011 con delibera della Giunta regionale veniva approvata la proposta della commissione e assunta la scelta di realizzare una struttura completamente nuova, dotando la Regione Veneto, come dice la delibera stessa, “di una struttura d’eccellenza dal punto di vista sanitario, accademico e scientifico”. Una scelta politica, questa, di decisiva importanza, che poneva finalmente la parola conclusiva ad un lunghissimo periodo di dibattiti, nel quale peraltro la nostra Università con indiscutibile coerenza aveva sempre tenuto fermo l’obiettivo della realizzazione di una struttura completamente nuova. Abbiamo sempre sottolineato la progressiva insostenibilità dei costi e degli inconvenienti della situazione esistente che costringe ad un’alta frammentazione e ad una dispersione dei servizi su più strutture, a pesanti inefficienze in termini di duplicazione dei servizi e dei costi e ad uno strutturale sacrificio delle esigenze della ricerca e della didattica.

Nel contempo, la deliberazione della Giunta regionale del 3 agosto 2011 attivava un nuovo gruppo di lavoro con il compito di definire la localizzazione della struttura e di proseguire l’iter realizzativo del nuovo ospedale policlinico, predisponendo tanto l’analisi economica e di fattibilità dell’opera quanto una proposta di accordo di programma che definisca lo strumento giuridico prescelto per l’affidamento dei lavori. Com’è noto, il gruppo di lavoro ha individuato l’area per la realizzazione del nuovo ospedale policlinico scegliendo tra le varie possibili opzioni l’area di Padova Ovest, che presenta agevoli collegamenti con i sistemi di trasporto, si connette facilmente tanto all’autostrada quanto alla ferrovia e all’anello delle tangenziali e dispone ancora di aree limitrofe che consentono eventuali, ulteriori sviluppi. In queste ultime settimane il Gruppo di lavoro si è orientato sulla soluzione del finanziamento attraverso project, ma non si sa ancora con quale percentuale, dal momento che non è nota la quota di finanziamento pubblica che potrà rendersi disponibile, un nodo quest’ultimo decisivo ancora da sciogliere da parte della Regione. Per quanto riguarda invece le caratteristiche tecniche e scientifiche dell’opera, ribadiamo con forza la necessità di destinare spazi adeguati dedicati alla ricerca e alla formazione degli studenti, senza i quali l’altissima specializzazione con cui la Regione intende caratterizzare il nuovo ospedale policlinico non si potrebbe conseguire, così come diverrebbe problematica l’osmosi tra le funzioni assistenziale, didattica e di ricerca.

L’Università di Padova, mentre conferma tutta la sua disponibilità a collaborare attivamente per migliorare la qualità del progetto, chiede pertanto che le proprie indicazioni progettuali siano seguite per consentire alla Scuola medica patavina di esercitare efficacemente il proprio ruolo di didattica, ricerca, assistenza e di sviluppo dell’innovazione, condizioni - tutte queste necessarie - per realizzare una struttura di livello nazionale e internazionale, in modo tale che la città di Padova, la Regione e il Paese possano disporre nei tempi più brevi possibili di un nuovissimo ospedale policlinico al servizio dei cittadini italiani ed europei che lo sceglieranno per curarsi.

 

Giuseppe Zaccaria

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