SCIENZA E RICERCA

Se il desiderio sessuale profuma di mughetto

Se le regole dell’attrazione sono una questione di naso, “scopo di questa ricerca è indagare il rapporto tra soglia olfattiva e desiderio sessuale”. Il professor Carlo Foresta, docente di Endocrinologia all’università di Padova, direttore del servizio di Fisiopatologia della riproduzione umana, dichiara l’obiettivo nelle prime righe dello studio Olfactory threshold to bourgeonal and sexual desire in young adult males, presentata recentemente al XXIX convegno Medicina della riproduzione.

Olfatto, desiderio e fertilità sono strettamente connessi. “È noto come molti animali, tra cui i mammiferi, riconoscano e siano attratti dal partner da particolari stimoli odorosi – spiega – Nonostante sia pensiero comune che l’olfatto nell’uomo non abbia la stessa valenza che in altri animali, una quota importante del codice genetico umano è delegato all’olfatto”.

Tutta colpa, si potrebbe dire, di un floreale “profumo di donna”. Nei maschi adulti (la ricerca ha preso in esame 37 giovani non fumatori, in salute, dai 20 ai 36 anni) il recettore olfattivo OR1D2 sembra favorire la capacità di riconoscere una particolare sostanza sintetica che ricorda il mughetto: si chiama Bourgeonal. “È curioso come tale recettore non sia espresso solo a livello nasale – si legge – ma anche sulla coda degli spermatozoi umani dove appare in grado di guidare la propulsione degli stessi verso la stessa molecola odorosa”.

Partendo da queste considerazioni, un gruppo di medici e biologi dell’azienda ospedaliera universitaria di Padova – guidati da Alberto Staffieri, direttore della clinica Otorinolaringoiatrica, con il dottor Giancarlo Ottaviano, ricercatore, e dallo stesso Foresta – ha condotto una serie di ricerche tese ad approfondire l’influenza dell’olfatto sull’infertilità di coppia e sul desiderio sessuale. “Un primo lavoro è stato pubblicato nel 2013 sulla rivista internazionale European Archives of Oto-Rhino-Laryngology ove si ipotizzava il fatto che una possibile causa d’infertilità potesse essere proprio una minore sensibilità (olfattiva e spermatica) verso il Bourgeonal – spiegano i ricercatori – Un successivo lavoro, attualmente al vaglio di Frontiers in Cognitive Science, ha evidenziato una stretta relazione tra desiderio sessuale e sensibilità olfattiva in giovani maschi adulti. In particolare, tanto maggiore era la sensibilità olfattiva per il Bourgeonal, tanto più elevato era il desiderio sessuale, valutato mediante un questionario validato a livello internazionale”.

Successivamente si è studiata la relazione tra sensibilità olfattiva, concentrazione di testosterone ematico e sensibilità del recettore degli androgeni, che media gli effetti del testosterone. “Nei giovani maschi adulti a una minore sensibilità del recettore per gli androgeni al testosterone corrisponde una minore sensibilità olfattiva per il Bourgeonal”. Una scia di mughetto, dunque, a guidare la scelta del partner sessuale? E quali gli sviluppi futuri di questa ricerca? Constatata la forza dell’attrazione, si intraprenderà il percorso al contrario e “i ricercatori verificheranno se la perdita del desiderio sessuale, che spesso si accompagna alla riduzione dei livelli di testosterone ematico o ipogonadismo, si esplichi proprio attraverso le variazioni di sensibilità di OR1D2 al Bourgeonal, la propria sostanza odorosa di elezione”.

F.Boc.

© 2018 Università di Padova
Tutti i diritti riservati P.I. 00742430283 C.F. 80006480281
Registrazione presso il Tribunale di Padova n. 2097/2012 del 18 giugno 2012