IN ATENEO

Studiare all’estero: gli americani continuano a preferire l’Italia

L’Italia si conferma ai vertici delle preferenze degli americani che studiano all’estero. Secondo l’ultimo rapporto Open Doors nell’anno accademico 2011-12 sono stati 283.332 i cittadini Usa che hanno ottenuto dei crediti formativi durante un soggiorno all’estero: il 3% in più rispetto all’anno precedente, segnando il nuovo record. Di questi il 10,5% ha scelto l’Italia, che si conferma la seconda destinazione a livello mondiale, di poco staccata dal Regno Unito (12,2%) e prima di Spagna (9%), Francia (6%) e Germania (3%). Un ottimo risultato, anche se in termini assoluti le presenze americane nel nostro paese sono lievemente diminuite. Tra le principali aree di destinazione sono in crescita l’Asia e il Sudamerica, ma il 53% degli statunitensi continua a scegliere l’Europa.

Come il Bo ha documentato lo scorso anno oggi gli studenti statunitensi vanno all’estero per un’ampia gamma di opportunità formative: tra le scelte figurano infatti ai primi posti le scienze sociali (22%) e l’economia (21%), mentre giunge solo terza l’area strettamente umanistica. Per quanto riguarda il nostro paese, oggi si viene in Italia non solo per la lingua, la storia e l’arte, ma anche per studiare materie come scienze politiche, relazioni internazionali, architettura ed economia. I collegamenti sono sicuramente stimolati dalla numerosa comunità italoamericana, ma hanno probabilmente ricevuto un impulso anche dall’offerta didattica in inglese, cresciuta in Italia del 60% dal 2011 al 2013.

Molto importante anche il trend di studenti stranieri negli Usa, saliti a quasi 820.000 nel 2012-13 (+7,2% rispetto all’anno precedente), con un giro d’affari generato stimato intorno ai 24 miliardi di dollari. Tra i principali paesi di provenienza resta in testa la Cina, che da sola fornisce il 28,7% di tutti gli studenti stranieri, oltre 235.000 presenze; molto più indietro seguono l’India e la Corea del Sud. Anche per quest’anno l’Italia si conferma al di fuori della top 25, superata anche da Spagna e Turchia. 

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