IN ATENEO

Una questione di spin per il bosone di Higgs

La particella scoperta l’anno scorso dal Cern di Ginevra assomiglia sempre di più al bosone di Higgs. Parola dei fisici che hanno condotto l’esperimento, anche se ulteriori analisi saranno necessarie per avere conferme maggiori e dire con certezza che ci si trova di fronte all’ultima scoperta del cosiddetto modello standard. 

La chiave, dicono dal Cern, per una identificazione positiva della particella sta nell’analisi dettagliata delle sue proprietà e nel modo con cui interagisce con le altre particelle. La proprietà chiave ricercata per capire se ci si trovi davvero di fronte al bosone di Higgs o meno si chiama spin (momento angolare intrinseco). Se la particella presentata lo scorso 4 luglio alla comunità scientifica avrà una misura di spin zero, sarà allora il bosone di Higgs, altrimenti qualcosa di diverso, forse legato al modo in cui agisce la forza di gravità. Tutti gli studi condotti finora confermerebbero la prima ipotesi, anche se non è ancora possibile escludere che la particella abbia uno spin-due. 

“Finché non potremo confermare questo dato con certezza - spiega il direttore della ricerca del Cern, Sergio Bertolucci - non potremo chiamare questa particella il bosone di Higgs. Solo quando sapremo che il suo spin  è pari zero saremo in grado di chiamarla Higgs”. 

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