SOCIETÀ

Una Rete sempre più mobile

Che il successo di telefonini “intelligenti” e di iPad, o simili, stesse cambiando le abitudini di fruizione della Rete era intuibile da tempo, ora ci sono anche le prime ricerche che lo confermano. Sorprendentemente però, queste non arrivano da Stati Uniti o Giappone, cioè dai due paesi tradizionalmente indicati come avanguardie tecnologiche mondiali, ma dalla Gran Bretagna, che secondo un recente articolo del Guardian è la prima nazione al mondo per utilizzo pro capite di Internet mobile.

Ogni cittadino britannico scarica una media di 424 MB al mese sul proprio smartphone o tablet. Si tratta di una crescita del 60% rispetto al 2011, guidata soprattutto dagli utenti più giovani (18-24 anni) che accedono come nessun altro al mondo al proprio profilo “social” attraverso dispositivi mobili (62% di accessi). Gli utenti britannici sono anche primi al mondo per acquisti on line fatti da dispositivi mobili (il 23% dei possessori di smartphone e tablet lo ha fatto). E il dato curioso è che sebbene il 59% dei cittadini del Regno Unito possegga uno smartphone, la prima nazione in questa classifica sia comunque la Germania, mentre per possesso di tablet la Gran Bretagna è appena quinta, con un 17% di suoi residenti che ha acquistato uno di questi dispositivi. Nello specifico, l’iPad di Apple rimane il tablet più popolare, avendo una quota di mercato del 79%.

Smartphone e tablet stanno anche modificando la vita di tutti i giorni: il sito del Guardian riceve il 50% delle visite da dispositivi mobili fra le 6 e le 7 del mattino nei giorni feriali e attorno alle 3 del pomeriggio del sabato. Quindi, in sostanza, quando la gente si alza o è sui mezzi pubblici per andare al lavoro oppure nei momenti di relax del sabato, subito prima dell’inizio delle partite di calcio della Premier League. Smartphone e tablet rappresentano ormai il 35% dell’intero traffico generato dal sito del quotidiano inglese e nel computo degli accessi al sito stesso sono in crescita del 10% rispetto al 2011.

Il popolare portale di moda Fab.com ha invece comunicato che il 50% delle sue vendite avviene il sabato mattina e che gli ordini d’acquisto vengono prevalentemente effettuati attraverso dispositivi mobili. Una ricerca commissionata dalla società di telecomunicazioni Orange ha inoltre mostrato come nove consumatori su dieci accedano a internet mentre guardano la TV e ben uno su tre di questi consulti immediatamente la Rete per cercare informazioni su prodotti che ha appena visto pubblicizzati in televisione. Si tratta di un dato che rivela come il comportamento degli utenti sia sempre più multitasking e che apre scenari positivi su una possibile integrazione futura tra i due media.

In generale, questi dati testimoniano che l’approccio a internet sta cambiando e come l’accesso al web si stia ormai “spalmando” sull’intera giornata. I dispositivi mobili stanno infatti saturando quei momenti in cui l’uso di pc e laptop è reso più difficile dalle circostanze del quotidiano, come le prime ore del giorno, la pausa pranzo e i weekend. Al di là delle facilmente intuibili conseguenze sui rapporti umani, sulla salute e sull’eventualità del “non staccare mai”, si sta materializzando un rapporto di relazione tra uomo e tecnologia che non è molto dissimile da quello che Steve Jobs ipotizzò alcuni anni fa. Il fondatore di Apple immaginava per i computer un destino simile alla realtà dei trasporti: i pc sarebbero diventati l’equivalente dei camion, necessari per le operazioni più impegnative e sofisticate, che per quanto riguarda i computer sarebbero la creazione di contenuti, la scrittura di testi e il trattamento di dati complessi. I dispositivi mobili avrebbero invece svolto le funzioni delle automobili, utili a sbrigare le operazioni più semplici e quotidiane. Nel caso dei nuovi media: la lettura dell’email, l’attività sui social network, la consultazione delle notizie e i giochi.

Marco Morini

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