IN ATENEO

Cun: nuovi criteri per l'abilitazione dei docenti

La richiesta di un maggiore “margine valutativo” per le commissioni di abilitazione, e la definizione di differenti parametri e indicatori quantitativi per giudicare la produzione scientifica dei candidati: è la proposta del Cun, che interviene con un documento in cui suggerisce alcune soluzioni per migliorare le procedure dell’abilitazione scientifica nazionale, che individua periodicamente quanti abbiano una qualificazione scientifica adatta per le posizioni di professore associato e ordinario. Il Cun, se da un lato non mette in discussione i criteri attualmente in vigore in base al decreto ministeriale 76/2012, ritiene peraltro che i “valori di soglia” in base ai quali giudicare la validità scientifica dei candidati non possano in nessun caso escludere “interi sottosettori con modalità di pubblicazione diverse dalla media del settore”. Di conseguenza non sarebbe accettabile che i valori di riferimento siano identificati, come avviene ora, come “medi o mediani”, perché dipendono spesso “dalla disomogenea composizione del settore concorsuale”. Secondo il Cun è necessario che i parametri di valutazione siano sia estensivi (“relativi alla produzione globale”) che intensivi (“riferiti alla produzione per unità di tempo, con particolare riferimento ai periodi più recenti”). 

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