IN ATENEO
Le donne e i beni culturali
‘Le donne e i beni culturali’. Ne hanno discusso a Palazzo Bo il sottosegretario di Stato del ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo Ilaria Borletti Buitoni, Caterina Barone del dipartimento dei Beni culturali dell’università di Padova, Francesca Ghedini professore emerito dell’ateneo patavino e Consuelo Barillari, direttrice del Festival dell'eccellenza al femminile di Genova (24 febbraio – 25 novembre 2018), all’interno del quale si inserisce l’incontro. Giunto alla decima edizione il Festival celebra il 2018, anno europeo del patrimonio culturale patrocinato dall’Unesco, con una serie di iniziative dedicate alla scoperta dei tesori storico artistici del nostro Paese e alle figure professionali al femminile attive nel mondo della cultura.
Nel corso degli interventi è stato fatto il punto sulle dinamiche che coinvolgono, in questo particolare momento storico di grandi cambiamenti, le donne che ricoprono ruoli professionali nell’ambito dei beni culturali, la cui forza lavoro conta un’alta percentuale rispetto ai colleghi maschi. Al centro la figura di Ilaria Borletti Buitoni e del suo ruolo come sottosegretario di Stato dal 2013 ad oggi. “Questi anni al Mibact – ha spiegato il sottosegretario – sono stati belli quanto non facili. In un ministero con 17.400 dipendenti ho faticato spesso a essere quello per cui tutti mi riconoscono, pragmatica. La politica richiede una dose infinta di pazienza e cambiare le cose non è facile e soprattutto non è una cosa veloce. Mi sembra però che siamo nella direzione giusta e che la politica stia finalmente comprendendo che un paese che rinnega, disconosce, non valorizza le proprie radici culturali, faticherà a guardare al futuro”.
L’incontro è stato l’occasione per riflettere in modo più approfondito sul ruolo che le donne ricoprono non solo nel mondo della cultura ma anche nello specifico nell’ambito della tutela e della valorizzazione del nostro patrimonio culturale. ”Credo che la scarsa presenza di donne in politica – ha continuato Borlotti Buitoni – abbia portato in questi anni a imbrigliare molto spesso la politica nella dialettica perdendo qualche volta di vista il vero obiettivo”.
L’incontro si è chiuso con la premiazione di marco Schiavon, vincitore del Premio Ipazia alla Nuova Drammaturgia 2017, e con la presentazione del nuovo bando del Premio Ipazia 2018 "La grande bellezza. Il femminile nella bellezza del patrimonio europeo".