CULTURA

La logica delle donne. Come ragioneremmo oggi se Aristotele fosse stato una "lei"?

Venerdì 13 gennaio il Cantiere delle Donne, in collaborazione con l’Associazione italiana di Logica e applicazioni e l’International Council for Philosophy and Human Sciences di UNESCO, partecipa ai festeggiamenti della Giornata internazionale della Logica (14 gennaio) con l’evento pubblico La logica delle donne. Come ragioneremmo oggi se Aristotele fosse stato una “lei”?.

Questa è la domanda che Silvia Pittarello, esperta in comunicazione scientifica e vice presidente del Cantiere, pone a Roberta Ravenni, neurologa, a Tamara Rinaldi, docente di matematica al liceo artistico “Selvatico” di Padova, a Sara Caviola, ricercatrice al Dipartimento di Psicologia dello sviluppo e della socializzazione dell'Università di Padova, e a Giovanni Sambin, studiosa senior di logica matematica all'Università di Padova.

La logica, e cioè la disciplina che studia le leggi del pensiero e le forme del ragionamento corretto, da Aristotele ad oggi ha fatto tantissima strada; non si parla piùù, ad esempio, di una “sola” logica, ma di “tante”: accanto alla logica classica, c’è quella intuizionistica, quella paraconsistente, la lineare, la logica dell’incertezza e della vaghezza, etc., ognuna diversa dall’altra perché diverso è il concetto di verità sottostante.Con così tante logiche è, dunque, lecito chiedersi come funzioni la logica femminile e se abbia senso parlare di “logica di genere”.

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