IN ATENEO

Innovazione e scambio di know-how: l'accordo tra Padova e Guangzhou

Uno scambio alla pari, un gemellaggio forte che dall’università di Padova può trasferirsi anche all’esterno: al Comune di Padova e al suo territorio. È questo, in estrema sintesi, il fulcro dell’accordo bilaterale che vede coinvolti l’ateneo di Padova e l’università di Guangzhou in Cina. Dopo la missione in Cina del rettore Rosario Rizzuto, è stata la volta a Padova di una delegazione cinese, guidata dal rettore Zou Cairong. Sul tavolo lo sviluppo dell’accordo tra i due atenei per lo scambio, alla pari, di sapere nei più disparati ambiti: da quello tecnologico e di know-how a quello di studenti, dottorandi e ricercatori provenienti dalla Cina. “Questa università vuole investire nel nostro ateneo - spiega Rosario Rizzuto - in una formula alla pari in quattro aree strategiche come i rapporti scientifici, l’alta formazione, la formazione under-graduate e il trasferimento tecnologico”. Una visita di cortesia di notevole importanza strategica per l’università di Padova, considerando, come ha spiegato lo stesso rettore di Guangzhou, che l’ateneo cinese “riceverà nei prossimi cinque anni un finanziamento governativo pari a tre miliardi di yuan” per migliorare in ogni ambito della ricerca e “portare - spiega ancora Zou Cairong - un maggiore beneficio al territorio di Canton in termini di sviluppo tecnologico e innovazione”. Finanziamento superiore alla somma di tutti i trasferimenti di risorse alle università italiane.

L’università di Guangzhou ha già offerto all’università di Padova la possibilità di aprire in Cina un ufficio di rappresentanza che “in futuro - sottolinea - Rizzuto - potrebbe avere anche un ruolo operativo se ci sarà la creazione di un percorso didattico a Guangzhou”. “Il nostro obiettivo - continua Zou Cairong - è di incrementare lo scambio di studenti, dottorandi e ricercatori con Padova e aprire una rete di collaborazioni che parta dall’università di Padova e vada oltre”. Non a caso il rettore di Guangzhou ha anche chiesto al Comune un gemellaggio ufficiale. Gli sviluppi potranno essere molteplici: la delegazione cinese si è detta disposta anche alla realizzazione di un centro di ricerca congiunto e alla creazione di un premio internazionale per giovani ricercatori. “Il nostro know-how - conclude Rizzuto - avrà un ruolo strategico con finanziamenti possibili da venture capital cinesi interessate nel campo dell’innovazione”. 

A margine del tavolo di lavoro, la delegazione cinese ha osservato, con il rettore Rosario Rizzuto, un minuto di silenzio in onore delle vittime dell’attentato terroristico di Parigi.

Il minuto di silenzio osservato dalla delegazione italiana e cinese all'università di Padova. Foto: Massimo Pistore

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