IN ATENEO
Lavoro, equità e inclusione: un convegno per guardare al futuro
La diffusione delle tematiche dell’inclusione contribuisce a creare un’onda di trasformazione che esalta le differenze e permette alle individualità di emergere. Le sfere grigie vengono progressivamente coinvolte dall’onda e si trasformano, nella forma e nel colore.
Dal 5 al 7 ottobre si terrà all’università di Padova la conferenza internazionale Lavoro Decente, Equità ed Inclusione: Password per il presente e il futuro con la partecipazione e il patrocinio di diversi dipartimenti e Centri dell’ateneo padovano e il coinvolgimento di numerose istituzioni tra cui il Coordinamento delle università del Triveneto, della Regione Veneto e del Comune di Padova.
La conferenza, fortemente volta dalla delegata per l’Inclusione e la disabilità, Laura Nota, vede la presenza del rettore, Rosario Rizzuto, alla cerimonia di apertura e in quella di chiusura rispettivamente il 5 e il 7 ottobre. L’evento sarà l’occasione per affrontare le emergenze e le problematiche che caratterizzano i nostri tempi, come la riduzione del lavoro, la marginalizzazione, la povertà, il disinvestimento nella formazione, il senso di smarrimento, di insicurezza, di precarietà, che le persone percepiscono.
Ricercatori, studiosi, operatori, servizi e professioni interessate al benessere, al futuro delle persone, e all’inclusione, sono chiamati alla ricerca di nuove visioni, di diverse sensibilità, di competenze da stimolare e mettere in circolo; a sperimentare soluzioni e buone pratiche per ridurre significativamente il numero di coloro che sono a rischio di espulsione, dal lavoro, dalla formazione, dalle comunità, o che potrebbero vedersi negato o affievolito il diritto alla cittadinanza attiva. Le persone che parteciperanno si porranno quesiti quali ‘Come dovremmo prenderci cura del nostro presente e del nostro futuro? Come possiamo costruire società attente alle persone, inclusive, capaci di generare vite di qualità, equità e lavori dignitosi?’.
È’ prevista una numerosa partecipazione di persone da ogni parte del mondo, dai diversi continenti, Australia, Brasile, Canada, Cina, Europa, Nigeria, Sud Africa, Usa, Russia, ecc., così come da diverse regioni d’Italia.
All’interno del convegno ci saranno momenti di premiazione dedicati alle scuole (un centinaio le adesioni) che hanno aderito al concorso “l’inclusione che vogliamo”, facendo pervenire al Centro di Ateneo per la Disabilità e l’Inclusione una serie di scritti, disegni, video, oggetti, rappresentanti lo sforzo di ripensare alla comunità scolastica quale luogo fondativo delle radici inclusive della nostra società.
Non a caso sarà anche presentato e discusso il Manifesto per l'Inclusione, frutto della elaborazione delle voci di più di 600 fra ricercatori, professionisti, studenti, operatori, che hanno fatto emergere le caratteristiche che dovrebbero avere i contesti per essere considerati inclusivi e le azioni che si dovrebbero svolgere per tutto ciò. Il progetto ha coinvolto il territorio, persone di ogni parte del mondo, e ci ha permesso di creare dei riverberi condivisi, forti, positivi, che guardano ad un futuro di qualità per tutti. Significativa è la riflessione del rettore, primo sottoscrittore del Manifesto: “Passione, visione e dedizione hanno caratterizzato gli otto secoli di impegno culturale e sociale del nostro Ateneo. Con questo spirito oggi scriviamo una pagina importante: un Manifesto per l’Inclusione, sintesi di percorsi multidisciplinari che rendono il nostro Ateneo e la nostra società un luogo sempre più aperto e giusto”.