UNIVERSITÀ E SCUOLA
Master e dottorati in inglese: cresce l’offerta negli atenei italiani
L’offerta di corsi in inglese sta diffondendosi sempre più nelle università italiane. La spingono il desiderio crescente di attrarre studenti stranieri, di offrire agli italiani l’opportunità di perfezionare la lingua durante gli studi, ma anche (elemento non secondario) il peso crescente che la dimensione internazionale sta assumendo tra i criteri ministeriali per valutare gli atenei; e se, all’interno delle comunità accademiche, non tutti sono d’accordo nel sostituire completamente l’italiano nella didattica, si deve comunque registrare che la tendenza è in ascesa.
Accanto a singoli insegnamenti o indirizzi in inglese tenuti nell’ambito di corsi di laurea in italiano, e al di là dei casi, ancora rari, di corsi di laurea triennale o a ciclo unico tutti in inglese, è dopo i primi tre anni che l’offerta in lingua straniera si amplia e differenzia. Già per i corsi di laurea magistrale gli studenti possono cogliere un discreto numero di opportunità (l’elenco dei corsi triennali e magistrali presenti in Italia nell’anno accademico uscente è disponibile sul portale di orientamento del Miur Universitaly).
Ma è con i corsi post lauream che l’offerta integralmente in inglese si fa davvero fitta e variegata. È il motivo che ha spinto la Crui (Conferenza dei rettori delle università italiane) a compiere un censimento aggiornato di tutti i master, corsi di dottorato e summer/winter school programmati dagli atenei per il 2016/2017. Ne emerge un quadro interessante, che testimonia come, in effetti, sia la formazione specialistica ad essere individuata dalle università come la più adatta all’uso esclusivo dell’inglese. La Crui ha contato 682 corsi suddivisi tra 60 atenei: l’offerta complessiva comprende 271 corsi di dottorato, 219 summer o winter school, 192 master di primo o secondo livello. L’ateneo con la maggiore offerta in inglese è Padova, che presenta 25 summer/winter school, 21 corsi di dottorato e 6 master, per un totale di 52 opportunità formative. Seguono il Politecnico di Milano (47 corsi), Pisa (39) e Roma Tor Vergata (38). Il rapporto Crui fa notare come l’offerta post lauream in inglese sia ormai consolidata e in crescita: appena l’1% dei corsi offerti in Italia nell’anno accademico entrante non verrà riattivato in quello successivo.
La Crui presenta anche il dettaglio di come i corsi post lauream in inglese siano distribuiti tra le 14 diverse aree disciplinari in cui sono suddivisi tutti i settori dell’insegnamento universitario. Scopriamo così che l’area con la maggiore offerta post lauream in inglese è scienze economiche e statistiche, con 121 corsi (55 master, 36 dottorati, 30 summer e winter school), seguita da ingegneria industriale e dell’informazione con 109 corsi; poi, a una certa distanza, scienze mediche, che conta 68 corsi. Tra le aree disciplinari in cui è meno frequente la didattica post lauream in inglese, scienze della terra conta in tutto 16 corsi; segue l’area di scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche (22 corsi) e quella di scienze agrarie e veterinarie (24 corsi). Tra i fattori che stimolano gli atenei ad ampliare l’offerta in inglese, secondo la Crui, c’è la forte ambizione di internazionalizzare l’alta formazione, puntando in particolare a offrire titoli congiunti con università straniere e coinvolgendo docenti internazionali.
Meno folta, come si diceva, l’offerta di corsi di laurea triennale e magistrale in inglese, esclusi dall’indagine Crui. Qui i dati disponibili (tratti da Universitaly) sono ancora quelli dell’anno accademico 2015/2016. I casi di corsi di laurea accessibili con il diploma di maturità (lauree di primo livello e a ciclo unico) tutti in inglese sono davvero pochi, con un’importante eccezione: ben dieci università offrono in lingua straniera i sei anni di Medicina e chirurgia. Sporadici, invece, i corsi triennali, se si eccettua il caso di Padova, con Scienze psicologiche, e un esiguo numero di altri atenei, tra cui spicca la Bocconi di Milano con quattro lauree di primo livello. Più ricca invece è l’offerta documentata da Universitaly per le lauree magistrali: in questo caso capofila è il Politecnico di Milano con 24 corsi offerti, seguito da Bologna con 16 e Trento con 15.
Martino Periti