IN ATENEO

Meno tasse, più borse: dal Bo 6 milioni per gli studenti

Una manovra di quasi 6 milioni di euro per sostenere il diritto allo studio. È l’iniziativa dell’Università di Padova presentata dal rettore Rosario Rizzuto, articolata in nove voci tra riduzione delle tasse e ampliamento dei benefici, secondo criteri di reddito e di merito. Due le innovazioni con il maggiore impatto economico. Vengono rimodulate le prime due fasce Isee (l’indicatore economico che determina il livello dei contributi studenteschi), innalzando il limite del primo scaglione da 25.000 a 28.000 euro e del secondo da 50.000 a 60.000: una modifica che interesserà almeno 36.000 iscritti, con una spesa stimata in 2,8 milioni di euro. Vengono inoltre elevati anche i limiti degli indicatori Isee e Ispe utili per accedere alle borse di studio regionali, portandoli rispettivamente a 23.000 e 35.000 euro: in questo caso si calcola che almeno 3.200 nuovi studenti, prima esclusi, potranno fruire delle borse (la spesa per l’ateneo è pari a 2,4 milioni di euro).

Le altre proposte: gli studenti che si laureano entro dicembre non dovranno più pagare la tassa di iscrizione al nuovo anno accademico (290.000 euro di spesa); chi ha un Isee inferiore a 6.500 euro sarà esonerato dalla seconda e terza rata (150.000 euro); viene abrogata la maggiorazione per gli studenti con rendimento inferiore alla media del proprio corso di laurea (500.000 euro). È poi introdotto un bonus di mille euro per altrettanti studenti, selezionati in base al miglior rendimento, da utilizzare a scelta per finanziare una borsa di tutorato, un’integrazione alla borsa Erasmus o un finanziamento per uno stage in Italia o all’estero. Si è pensato anche agli studenti che si iscrivono a un corso di laurea magistrale dopo aver conseguito il titolo triennale con il massimo dei voti: otterranno benefici su tasse e contributi per il primo anno del nuovo corso. Per gli iscritti che diventano papà verrà esteso l’esonero già previsto per le studentesse neomamme; infine, vengono ridefinite le maggiorazioni per gli studenti fuori corso, riducendole per quanti hanno un numero limitato di anni di ritardo e un Isee dal valore non elevato. 

Per l’anno accademico 2016/2017 l’importo complessivo della manovra così articolata è di 5.880.000 euro. Le misure verranno proposte per l’approvazione al prossimo Cda dell’ateneo.

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