Un ragazzino con un grosso pacco di libri. Piccolo, un po’ scuro di pelle, 11 anni, si chiama Rayane. Una donna che lo guarda, severa. Non è la mamma e neppure la nonna. Non è la maestra. No, è un graduato della polizia, con il casco, in tenuta antisommossa, che lo sorveglia, a Roma, a Primavalle, durante lo sgombero di una casa occupata che dava rifugio a decine di famiglie che non avevano altra soluzione, il 15 luglio.
Daniele Leppe, dell’associazione Nonna Roma che opera contro la povertà nelle periferie romane, ha scritto: “Immaginate, solo per un momento, che mentre dormite, vi riposate, guardate la televisione, il tablet, fate l'amore, il vostro quartiere viene circondato dalle forze dell'ordine. Vostro figlio è al letto, nella sua camera, circondato dai giochi e dai suoi libri. È proprio la vostra casa che viene circondata dalle forze dell'ordine. Non si sono sbagliati. Sono tanti. Cercano voi”.
Vengono per permettere a un ministro di twittare soddisfatto “Basta con i violenti”, pubblicando proprio la foto di quel ragazzino che peserà poco più del pacco di libri che sta cercando di salvare. Basta con i violenti? A Roma la violenza è quella dell’emergenza abitativa, con letteralmente migliaia di famiglie prive di un alloggio decente perché non si costruisce. Si sgombera ma non si offrono soluzioni alternative. Si mettono sulla strada bambini, donne incinte, anziani e disabili. Questa è la vera violenza.
Ve lo ricordate Rayane, il ragazzino sgomberato con la famiglia a Primavalle, che teneva stretti i suoi libri durante lo sfratto?
— Cathy La Torre 🏳️🌈 (@catlatorre) July 30, 2019
Sono stati raccolti oltre tremila euro per permettergli di studiare, almeno per i prossimi anni.
La bella Italia. Raccontiamola di più 🙂 pic.twitter.com/wG5U6syw1p
Che foto !#Rayane, 11 anni, dallo sgombero della casa in cui vive salva i suoi libri.
— Fondazione Luigi Einaudi Onlus (@fleinaudi) 17 luglio 2019
E la Fondazione Luigi Einaudi ha deciso di regalargliene altri 10, che potranno seguire il suo percorso di studi.
Le autorità ci facciano sapere come e dove possiamo recapitarli. pic.twitter.com/ONoAIx71mH
La società civile non può supplire a decenni di incuria dei governi e del Comune di Roma ma può mobilitarsi per difendere i più deboli, i bambini che frequentavano la scuola del quartiere e, vedendo la foto di Rayane, immediatamente diventata virale sul web, lo ha fatto.In cinque giorni l’associazione Famiglie Accoglienti di Bologna ha raccolto oltre 8.000 euro lanciando un crowd funding per far studiare Rayane oggi, domani, dopodomani. Lo ha fatto in nome dell’articolo “più importante della nostra Costituzione”come lo definì Piero Calamandrei: “La scuola è aperta a tutti.L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi” (art. 34). Rayane, che nel caos dello sgombero ha salvato i suoi libri e promesso ai suoi docenti di laurearsi, è più che “capace e meritevole” e c’è un’intera Italia che lo sostiene.