SOCIETÀ

Cultura, i cittadini non siano solo pubblico

Pier Luigi Sacco, ordinario di Economia della cultura alla IULM, è uno dei massimi esperti internazionali in materia di progettazione e politiche culturali. Intervistato da Il Bo Live, condivide le sue riflessioni sul concetto di innovazione culturale e sul ruolo dei cittadini, non più semplice “pubblico”, nella valorizzazione del nostro patrimonio.

 

In Italia la cultura tende ad essere legata quasi essenzialmente alla nostra identità, tanto da costruire una parte fondamentale del nostro orgoglio di appartenenza; invece, sottolinea lo studioso, deve diventare “un punto fondamentale di creazione di valore economico e sociale”. Per far ciò, un tema da approfondire è il rapporto tra partecipazione culturale e innovazione: le persone che partecipano alle attività culturali devono continuamente confrontarsi con idee non familiari, non sempre immediatamente comprensibili e condivise. “Tutta questa ginnastica che le persone fanno - mentale, emozionale - quando si confrontano con la partecipazione culturale, ha l'effetto di creare progressivamente una predisposizione ad accettare le vie nuove con uno spirito diverso. L'innovazione è essenzialmente questo”. Non si tratta di invenzione - comunque alla base di molte innovazioni: “L'innovazione vera e propria è la capacità di trasformare le invenzioni in modelli di creazione del valore economico e sociale sostenibili [...] La partecipazione culturale fa questo: mette le persone in condizione di familiarizzare con le idee nuove che vengono dal mondo della ricerca scientifica e tecnologica”.

L'innovazione vera e propria è la capacità di trasformare le invenzioni in modelli di creazione del valore economico e sociale sostenibili

In Italia la media della partecipazione culturale è sotto i livelli europei: questo accade, secondo Sacco, perché il nostro Paese teme la novità, non perché manchino gli innovatori. Da questo punto di vista, quindi, “le nuove sfide della politica culturale nei prossimi anni saranno quelle di far partecipare le persone; non solo perché la cultura è importante per noi ma perché questo può essere un modo per raggiungere tutta una serie di obiettivi di creazione importanti per il futuro della nostra società e della nostra economia”.

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