SOCIETÀ

Wikipedia, un gigante fragile

Si è concluso sabato scorso a Washington, DC, l’annuale incontro di Wikipedia, dove le preoccupazioni emerse già un anno fa alla convention di Haifa sono state confermate: la comunità di collaboratori si restringe, come ha detto Sue Gardner, presidente della Wikimedia Foundation. La generazione di giovani che aveva decretato il successo di Wikipedia è maturata, passata ad altre attività o ad altri interessi, e il fondatore Jimmy Wales ha sottolineato quanto sia necessario che il testimone passi ad una nuova generazione di militanti, in particolare donne. Fino ad oggi l’enciclopedia on line è stata un hobby quasi esclusivamente maschile: solo il 15% dei collaboratori sono di sesso femminile.

Nata il 10 gennaio 2001, in febbraio Wikipedia aveva 1000 articoli, in settembre 10.000 e nell’agosto 2002, 40.000. Nel 2011, dieci anni dopo, l’enciclopedia creata esclusivamente da volontari vantava circa 19 milioni di voci, di cui 3,7 milioni in inglese, 800.000 in italiano e quasi 15 milioni in altre 280 lingue. Oggi è ancora il sesto sito web più frequentato al mondo (dietro Facebook, Google, YouTube, Yahoo e Live, il portale di Microsoft) e viene aggiornato centinaia di volte ogni ora. Se una persona diventa importante per qualsiasi motivo è probabile che Wikipedia abbia un articolo in merito quasi immediatamente. Spesso dettagliato, quasi sempre discretamente informativo.  A Washington, quest’anno, l’enfasi è stata più sulla precisione e sulle correzioni da apportare per migliorare le voci, piuttosto che sulla creazione di nuovi articoli.

Wikipedia ha creato il modello di documento aperto alle rielaborazioni di chiunque, che è stato adottato da molte aziende per sfruttare al meglio le conoscenze e l’entusiasmo dei dipendenti, spesso soffocati dalle strutture gerarchiche dell’azienda. Fare progetti, immaginare nuovi prodotti, studiare strategie attraverso una piattaforma wiki si è rivelato estremamente fruttuoso e molti preconizzano un avvenire interamente basato sulla cooperazione volontaria e l’economia del dono (benché nelle aziende il “dono” sia piuttosto a senso unico: dai dipendenti al vertice aziendale che trae beneficio dal loro impegno non retribuito).

Insieme al sistema operativo gratuito Linux, Wikipedia ha dimostrato per dieci anni le straordinarie possibilità della cooperazione tra persone, è diventata il simbolo di quello che Chris Anderson, nel suo libro del 2008 La coda lunga aveva definito l’intreccio fra volontariato e hobbysmo di massa: “Stiamo assistendo all’alba di una nuova era, in cui la maggior parte dei produttori, qualsiasi sia il loro settore, non viene pagata, e la principale differenza tra loro e le loro controparti professionali è soltanto il divario (decrescente) di risorse disponibili per ampliare le ambizioni del loro lavoro. Quando gli strumenti di produzione sono disponibili per tutti, tutti diventano produttori”.

La “nuova era”, in cui la maggior parte dei produttori non viene pagata sembra però aver incontrato alcune difficoltà di cui si è parlato a Washington. In realtàWikipedia non è mai stata un fenomeno veramente di massa. Lungi dal coinvolgere la “maggior parte dei produttori”, qualche anno fa l’enciclopedia si reggeva su un gran numero di simpatizzanti ma anche su un numero straordinariamente piccolo di veri appassionati: il 90% degli interventi sull’edizione spagnola veniva effettuato da appena l’8% degli utenti attivi. Il 75% degli interventi sull’edizione inglese, di gran lunga la più importante, veniva effettuato dal 2% degli utenti attivi, cioè circa 1500 persone.Metà degli interventi erano opera dello 0,7% degli utenti, cioè 524 persone.

Questo significa che fin dall’inizio Wikipedia ha funzionato come una piramide rovesciata: ha saputo appassionare e coinvolgere un grandissimo numero di persone in tutto il mondo ma si reggeva su una base molto piccola, quindi estremamente fragile. Nel 2012 si è scoperto che anche i giovani smanettoni crescono, devono trovarsi un lavoro che permetta di pagare l’affitto, magari mettono su famiglia e il volontariato informatico passa in secondo piano. Wikipedia non viene più aggiornata a sufficienza perché il nucleo duro dei suoi collaboratori sta scomparendo.

Se così fosse, entrerebbe in crisi non soltanto il caso specifico dell’enciclopedia ma la stessa filosofia del lavoro gratuito per il piacere di stare in una comunità che realizza esperienze innovative: la pesantezza delle strutture sociali che impongono a tutti di cercarsi un lavoro retribuito (cosa sempre più ardua) mostrerebbe nei fatti quanto sia difficile conciliare capitalismo ed economia della gratuità. Se il declino di Wikipedia si confermerà questo dimostrerebbe che solo organizzazioni istituzionalizzate sopravvivono nel lungo periodo. Gli esperimenti basati sull’entusiasmo, le mode, il volontariato hanno un ciclo di vita piuttosto breve.

Può essere che Wikipedia abbia ancora un futuro di successi come comunità di attivisti: in gennaio è stata all’origine di una protesta contro il progetto di censurare o chiudere i siti web che violassero le regole americane sul copyright, il cosiddetto Stop Online Piracy Act.  La decisione di mettere off line per 24 ore i suoi contenuti in inglese ha avuto un’enorme risonanza ed è stata decisiva nel bloccare il progetto di legge in discussione al Congresso degli Stati Uniti.

 

Fabrizio Tonello

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