IN ATENEO

Polonia e università di Padova insieme per il Fondo Litwornia

Tomas Orlowski, ambasciatore della Repubblica di Polonia in Italia, e Rosario Rizzuto, rettore dell’università di Padova, hanno siglato oggi la lettera d’intenti che prevede la cessione in deposito al nostro ateneo del “Fondo Litwornia”. È questo un modo per rafforzare la cooperazione già esistente tra l’università di Wrocław (Breslavia) presieduta dal rettore Adam Jezierski e quella di Padova.

Grazie all’interessamento dell’ambasciatore, l’università di Wrocław ha potuto acquisire il prezioso fondo librario - 15.000 volumi tra cui 300 libri antichi e le edizioni critiche complete di tutte le più importanti opere letterarie polacche – raccolto negli anni dal professor Andrzej Litwornia, eminente studioso della letteratura polacca e italiana scomparso nel 2004.

Il “Fondo Litwornia”, acquistato dalle autorità governative e locali della Polonia, è stato ora concesso in deposito all’università di Padova per la Biblioteca del polo Beato Pellegrino.

Nella lettera d’intenti, firmata anche alla presenza di Ugo Zovatto, console onorario polacco a Venezia, e Giovanna Valenzano, prorettrice al Patrimonio artistico, musei e biblioteche dell’ateneo, l’università di Padova è pronta ad accogliere il “Fondo Litwornia”. Si impegna a creare le condizioni ottimali per la custodia della raccolta, la sua consultazione ai fini di ricerca e a promuovere collaborazioni di didattica e di ricerca con l’università di Wrocław (Breslavia) affinché le lingue e le letterature italiana e polacca possano essere studiate al meglio.

L’ateneo di Padova, nei suoi oltre sette secoli di vita, ha formato intellettuali e scienziati tra i quali Copernico (Mikolaj Kopernik), Vitello (Erazmus Ciołek Witelo) e Jan Kochanowski, massimo poeta umanista. Fin dal XIII secolo numerosi sono stati i giovani polacchi che hanno studiato a Padova e tra le varie nationes - le comunità di stranieri presenti nell’ateneo sin dalla sua nascita - quella polacca, nel XIV e XV secolo, era una delle più organizzate e meglio rappresentate. Stemmi  e ritratti di eminenti studiosi polacchi sono presenti infatti in Aula magna e nella Sala dei Quaranta. Nel 1920 l’università di Padova ha istituito il primo insegnamento di slavistica in Italia e oggi è riconosciuta come sede privilegiata per lo studio della lingua e della sua letteratura in Italia. 

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