IN ATENEO

Proclamata al Bo la cinquina del Premio Campiello

Dopo una votazione piuttosto veloce, svoltasi in tre turni, la giuria dei letterati del premio Campiello, riunita venerdì 26 maggio nell’Aula Magna “Galileo Galilei” dell’università di Padova, ha raggiunto l’accordo sulla cinquina dei finalisti per l’edizione 2017.

Ecco i libri selezionati: Qualcosa sui Lehman di Stefano Massini (Mondadori), La città interiore di Mauro Covacich (La Nave di Teseo), La notte ha la mia voce di Alessandra Sarchi (Einaudi), L’Arminauta si Donatella di Pietrantonio (Einaudi) e La ragazza selvaggia di Laura Pugno (Marsilio). A Un buon posto dove stare di Francesca Manfredi (La Nave di Teseo) è invece andato il riconoscimento come miglior opera prima.

Dopo la giuria dei letterati, formata da 11 personalità rappresentative del mondo culturale italiano e presieduta quest’anno dall’attrice Ottavia Piccolo, adesso la parola passa alla giuria dei trecento lettori selezionati su tutto il territorio nazionale, a cui spetta il compito di decretare il vincitore assoluto, che verrà proclamato il prossimo 9 settembre al Teatro La Fenice di Venezia.

Il Campiello, istituito dagli industriali del Veneto nel 1962, è da tempo conosciuto come una delle più importanti e prestigiose competizioni letterarie italiane, che negli anni ha premiato autori che hanno fatto la storia della letteratura italiana contemporanea, come Primo Levi, Ignazio Silone, Giorgio Bassani, Mario Rigoni Stern, Gesualdo Bufalino e molti altri ancora.

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