Un ateneo i cui “fondamentali” sono positivi, e che ha saputo migliorare in un periodo sempre più problematico e a forte competizione: è la sintesi delle considerazioni con cui Alberto Martinelli, presidente del Nucleo di Valutazione, ha presentato il Rapporto 2014–2015 sull’università di Padova.

Sui dati del Rapporto è intervenuto il rettore Rosario Rizzuto, che ha sottolineato come, tra i punti di forza, emergano l’elevata soddisfazione degli studenti e le buone prospettive occupazionali, mentre un punto critico su cui intervenire è la presenza ancora limitata di donne tra i docenti universitari. Per Rizzuto la cultura della valutazione si è ormai pienamente affermata in ogni ateneo e in particolare all’università di Padova. Secondo il rettore, scienza e valutazione sono intimamente legate, perché è lo stesso metodo scientifico ad implicare una valutazione continua.

Per Martinelli, particolarmente apprezzabile è lo sforzo messo in atto dall’ateneo per sopperire ai tagli del Miur per la ricerca utilizzando risorse del bilancio universitario (20,5 milioni nel 2014). Bisogna invece aumentare gli sforzi sul fronte dell’attrattività verso gli studenti fuori regione e stranieri, verso i quali il rettore Rizzuto ha spiegato che è in atto “una strategia mirata, aliena dal puro marketing che non si addice allo stile dell’università di Padova”.

Completato il mandato del collegio presieduto dal professor Martinelli, attualmente sono al vaglio degli organi di ateneo le candidature per il triennio 2016 – 2019. Il nuovo Nucleo di Valutazione verrà nominato dal Senato Accademico, su parere del Consiglio di Amministrazione.