Una nuova società, interamente controllata dall’università di Padova, che diventi il perno delle relazioni tra l’ateneo e il mondo delle imprese: è Smart Unipd, presentata dal rettore Rosario Rizzuto durante un incontro cui hanno preso parte esponenti di primo piano del mondo accademico e delle imprese del Nordest.

L’obiettivo di Smart Unipd è promuovere le ricerche e i brevetti dell’ateneo presso aziende, enti, istituzioni del territorio, adempiendo alla cosiddetta “terza missione” (la diffusione delle conoscenze, terza finalità dopo didattica e ricerca). La società, ha spiegato il prorettore Fabrizio Dughiero, punta a una cinquantina di nuovi brevetti all’anno, coinvolgendo imprese, banche, associazioni di categoria, professionisti per costituire una “smart community” che avrà accesso preferenziale alle ricerche sviluppate dall’ateneo.

Tom Hockaday, per 16 anni al vertice di Isis Innovation, la società per il trasferimento tecnologico dell’Università di Oxford, ha illustrato il modello dell’ateneo britannico: dal 1988, anno di fondazione, Isis Innovation ha registrato 2490 brevetti e ha realizzato 2686 giornate di formazione; nel 2015 ha fatturato 24,6 milioni di sterline, dei quali 13,6 sono stati reinvestiti a favore dell’ateneo. Isabella Chiodi, vicepresidente di Ibm Europa, ha sottolineato come la piccola dimensione delle imprese venete (il 98% è sotto i 50 dipendenti) rende necessaria la presenza di un soggetto che guidi le aziende nell’analizzare la vasta offerta di conoscenze messe a disposizione dall’Università di Padova, per individuare i profili e i progetti più adatti per le singole esigenze. Nicola Michelon, amministratore delegato di Unox, ha spiegato come la creazione di Smart Unipd sia in linea con la tendenza delle aziende ad alto tasso tecnologico, che si orientano sempre più verso un modello che pone al centro la ricerca, base per la realizzazione di prodotti sofisticati e innovativi.