L’ateneo di Padova in prima linea per un aiuto concreto all’università di Camerino, ancora alle prese con i danni subiti dal terremoto del 2016.

La delibera appena approvata dal Consiglio di amministrazione impegna l’università di Padova ad aiutare il Sistema museale d’ateneo dell’università di Camerino, vittima del sisma del 2016, partecipando all’iniziativa “Adotta un Museo”.

“Adotta un Museo” è un’iniziativa di solidarietà tra strutture museali, che permetterà di rendere nuovamente accessibili reperti e strumentazioni che ora, trovandosi in una zona rossa, non possono essere disponibili al pubblico. L’iniziativa è promossa da ICOM, International Council of Museums, organizzazione riconosciuta dall’Unesco, di cui il sistema museale di Padova ambisce a far parte con l’apertura, nei prossimi anni, di un museo per palazzo Cavalli.

Concretamente il nostro Centro di ateneo per i musei si impegna a devolvere parte dei proventi ricavati dall’Orto botanico di Padova per poter acquistare un mezzo di trasporto attrezzato per rendere itinerante la strumentazione del Museo scientifico di Camerino. L’università di Camerino aveva già più volte tentato di riprendere il suo programma didattico all’interno dei istituti scolastici primari e secondari, senza tuttavia ottenere un appoggio economico consistente.

L’ateneo di Padova aveva già considerato l’idea di aiutare Camerino: all’interno del sistema museale dell’università marchigiana fa parte anche l’Orto botanico, il cui nome – Carmela Contini – è dedicato alla docente del dipartimento di Scienze ambientali, scomparsa nel 2007. L’Orto è celebre per i suoi “grottoni”: cavità naturali, usate come serre, ricavate dall’arenaria.

Con questa iniziativa l’università di Padova vuole dare l’opportunità alle giovani generazioni colpite dal terremoto di conoscere il proprio territorio e di toccare con mano la strumentazione in grado di studiare ciò che avviene nel sottosuolo.

Parliamo di cifre, il nostro ateneo si impegna a raccogliere 45.000 euro per l’iniziativa, detraendo 2 euro dal ricavato di ogni biglietto dell’Orto per i mesi di luglio e agosto.

Ma non è la prima volta che l’Università partecipa ad un’iniziativa simile, lo scorso anno l’università è riuscita a devolvere 41.137 euro per la ricostruzione della scuola primaria “Alessandro Luzio” di San Severino Marche.