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Università, meno tasse e più borse: piano da 6 milioni

Uno stanziamento pari a 6 milioni di euro, per ridurre le tasse universitarie e aumentare i beneficiari delle borse di studio. È il piano straordinario per il diritto allo studio presentato dal rettore dell’università di Padova Rosario Rizzuto. L’intervento accantona fondi per 1 milione di euro per consentire a circa 1.580 studenti, esclusi dai benefici a causa dei nuovi parametri ISPE, di ottenere comunque una borsa. 290mila euro sono invece riservati per esentare quanti si laureano entro il 31 dicembre dal dover pagare la prima rata di tasse per l’anno accademico entrante. La voce più consistente della manovra (4,7 milioni) è dedicata alla riduzione delle tasse universitarie secondo criteri di reddito e merito: i parametri, ha precisato Rizzuto, verranno deliberati dalla commissione che comprende le rappresentanze studentesche. 

“Vogliamo mandare un segnale di valenza nazionale”, ha spiegato il rettore. “In Italia il numero di laureati è molto basso, e questo deriva anche da un sistema sottofinanziato e troppo oneroso per le famiglie”. “Nel nostro paese la mobilità sociale si sta riducendo sempre più” ha aggiunto Renzo Guolo, prorettore alle condizioni di lavoro e di studio, “molti studenti devono lavorare per permettersi la frequenza ai corsi, e questo incide sui tempi per arrivare alla laurea”. Guolo ha sottolineato come il numero di borse di studio in Italia sia diminuito del 10% negli ultimi cinque anni: per il 2016 il dato provvisorio è di meno di 110.000 borse, contro le 620.000 assegnate ogni anno in Germania.

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