Tra agosto e settembre si svolgerà la ShanghaiTech Summer School organizzata dall’università di Padova e articolata tra Venezia e Asiago. Il corso di alta formazione spazierà tra le tematiche principali della cultura italiana dal passato ai tempi moderni. Tratterà di arte e di scienza, ponendo   l’accento sul loro sviluppo nel territorio veneto. È parte integrante del Protocollo di collaborazione scientifica e didattica recentemente firmato tra l’università ShanghaiTech e l’università di Padova. A partecipare saranno 31 studenti cinesi già selezionati, mentre alcuni studenti padovani potranno partecipare in veste di uditori. 

ShanghaiTech è un Politecnico fondato tre anni fa dal governo e dall’Accademia delle scienze cinesi. Completato a tempo di record, con moderni edifici per i laboratori, le strutture didattiche, gli alloggi per gli studenti e per i docenti, e le necessarie strutture amministrative, consta complessivamente di quattro dipartimenti e due istituti, con un grande campus situato all’interno dello Zhangjiang Hi-Tech Park.

ShanghaiTech ha deciso sin dall’inizio una politica di intensi rapporti internazionali. Il rapporto di collaborazione con l’università di Padova è iniziato informalmente nel 2013, ed è stato formalizzato nel 2015: due laboratori di ShanghaiTech sono stati organizzati, e sono ora diretti, da docenti dell’università di Padova. Il protocollo di collaborazione prevede anche progetti comuni nella didattica, ad esempio programmi congiunti di master, e corsi tenuti a Shanghai da professori di Padova. Il progetto di una Summer School è nato infatti nell’ambito della collaborazione didattica: per espresso desiderio dei colleghi cinesi, il corso non offrirà solo un panorama dei temi scientifici che hanno significato particolare per l’uUniversità di Padova, ma spazierà anche sui temi di cultura generale che hanno visto tradizionalmente in primo piano il Veneto e Padova. 

Il corso sarà articolato in due sessioni: la prima a Venezia, nella sede della Fondazione Cini. Qui si svolgerà un programma di lezioni su temi di arte, dalla pittura, alla scultura, alla letteratura, alla musica, all’architettura. Prevederà anche attività “sul campo”, come le visite ai più importanti musei ed ai più famosi luoghi artistici. 

La seconda parte del corso, dedicata ad argomenti scientifici ma anche ad argomenti interdisciplinari al confine tra le due culture, si svolgerà ad Asiago, che ospita i più grandi telescopi ottici esistenti sul suolo italiano facenti parte dell’Osservatorio astronomico di Padova (INAF-Istituto italiano di Astrofisica) e del dipartimento di Fisica e Astronomia dell’università di Padova. 

Anche ad Asiago il corso si articolerà in un intenso programma di lezioni, che verteranno sugli argomenti di lavoro più rappresentativi dell’università di Padova. 

Non mancherà una prova finale, in cui gli studenti verranno valutati dal Comitato organizzatore e da alcuni dei docenti del corso sulla presentazione di due brevi saggi. A conclusione delle tre settimane di corso gli studenti parteciperanno alla cerimonia finale nell’Archivio antico di Palazzo Bo, occasione in cui il rettore distribuirà loro i diplomi di partecipazione.

L’integrazione tra i due atenei è una delle finalità prioritaria del corso: alcuni studenti italiani verranno ammessi come uditori proprio per favorire i contatti con i colleghi cinesi.

“La Summer School - spiega il rettore Rosario Rizzuto - proporrà un programma unico ed innovativo, un'affascinante miscela di scienza e cultura italiana, principalmente incentrata sul patrimonio artistico, storico, geografico e gastronomico del territorio veneto. Il notevole successo riscosso tra le autorità, i docenti e gli studenti cinesi conferma la sinergia di interessi, la fiducia e la volontà di approfondire la reciproca conoscenza tra il nostro ateneo e quello cinese”.

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