UNIVERSITÀ E SCUOLA

Food and Health: Padova e Sydney insieme per le discipline del futuro

Una Winter school suggella un nuovo capitolo di partnership tra l’università di Padova e quella di Sydney, in Australia. Una collaborazione che parte dalla Winter school “Food and Health” - presentata oggi in Archivio antico alla presenza del rettore, Rosario Rizzuto, del professor Sandro Paccagnella, della professoressa Mara Thiene, dell’ambasciatore australiano in Italia, Greg French, del pro-vice chancellor Engagment for education dell’università di Sydney, Richard Miles e del vicesindaco di Padova, Arturo Lorenzoni – ma che mira a consolidare uno scambio di ricerca e di competenze tra i due atenei che potrebbe sfociare in collaborazioni future molto promettenti, alcune già programmate.

Si parte però da questa Winter School (si concluderà il 10 febbraio con lezioni tenute tra la sede di Padova e Villa Revedin Bolasco a Castelfranco Veneto), incentrata su due temi di stretta attualità e che, intrecciati tra loro, possono dare risposte promettenti e soprattutto creare figure professionali e scientifiche che ancora non si affacciano nel panorama della ricerca e del lavoro.

“Questo è un progetto nuovo – spiega il rettore Rosario Rizzuto – non solo perché lo facciamo con una Nazione distante e con un’università di prestigio come quella di Sydney. L’idea di mettere assieme, nella formazione, agraria e medicina è un concetto nuovo: oggi per il futuro dei ragazzi servono competenze e professionalità per essere leader in campi più ampi come l’incrocio tra cibo e salute, base della qualità della vita e della longevità”. Il corso infatti interseca varie discipline: dell’agraria fino alla medicina e alla pratica clinica, passando per l’economia applicata, alle scienze e al marketing: “È la potenza di un corso di questo tipo – spiegano all’unisono il rettore e la professoressa Mara Thiene – in grado di affrontare svariati aspetti collegati inevitabilmente tra di loro”.

Le collaborazioni tra atenei, sottolinea infine Mara Thiene, “deve necessariamente avere ricadute anche sul territorio in cui ci si muove, anche dal punto di vista della leva economica”.

“Nel 2050 – spiega Greg French, ambasciatore australiano in Italia – ci saranno più di 9 miliardi di persone nel mondo e a ognuna di essa dovremo offrire cibo e nutrimento. In quest’ambito, l’Italia e l’Australia possono lavorare assieme per trovare soluzioni valide per il mondo intero. Entrambi i Paesi hanno tradizioni e competenze nell’agricoltura in modi diversi e complementari”.

“Quella con Padova – dice infine il pro-vice Chancellor dell’università di Sydney, Richard Miles – è una partnership importante: nessuna università può essere forte in tutti i campi del sapere, sia da un punto di vista didattico che scientifico. Per questa ragione – conclude Miles – è importante trovare partner complementari con cui lavorare e risolvere, assieme, i problemi del XXI secolo. A partire dal cibo e dalla salute: temi che interessano tutti”.

 

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