SCIENZA E RICERCA

Dallo spazio profondo alla Terra: una mostra dedicata alle meteoriti

Di solito ne ammiriamo il bagliore nelle notti di metà estate affidando i nostri desideri alla loro scia luminosa. Ma quando non si disintegrano completamente attraversando l’atmosfera terrestre e arrivano sul nostro pianeta, questi oggetti che provengono dallo spazio diventano anche messaggeri di informazioni preziosissime perché portano tracce di miliardi e miliardi di anni fa e ci parlano del nostro sistema solare, delle origini della vita e delle estinzioni avvenute in passato.

La mostra “Meteoriti. Viaggio dallo spazio profondo alla Terra”, che rimarrà allestita al dipartimento di Geoscienze dell’università di Padova fino al 1 dicembre ed è visitabile gratuitamente prenotando su Eventbrite, è un’occasione straordinaria per vedere dal vivo una delle collezioni di meteoriti più importanti d’Italia con esemplari rinvenuti in tutto il mondo, ognuno con una storia particolare da raccontare. E grazie alla collaborazione di dottorandi e ricercatori la mostra parlerà diverse lingue: inglese, cinese, spagnolo, tedesco e giapponese. 

Tra gli esemplari presenti alla mostra ci sono anche frammenti della meteorite di Čeljabinsk che precipitò in Russia nel febbraio del 2013: in origine aveva un diametro di quasi 20 metri e la sua esplosione in atmosfera provocò oltre mille feriti a causa dell'onda d'urto che mandò in frantumi i vetri delle finestre e danneggiò molti edifici. Sempre dalla Russia, più precisamente da una remota regione della Siberia, arrivano poi testimonianze dell'evento di Tunguska che nel 1908 fu teatro di un'esplosione devastante che rase al suolo decine di milioni di alberi. Dall'Argentina arriva invece una meteorite di 30 kg, caduta sulla Terra circa 4.000 anni fa a Campo del Cielo quando la zona fu interessata da un'intensa pioggia meteorica. Ma in mostra ci sono anche esemplari rinvenuti in Italia e quattro provengono dal Veneto, in particolare Mareson di Zoldo, Piave, Tessera e Lido di Venezia.

"Le meteoriti per noi geologi - spiega Fabrizio Nestola, direttore del dipartimento di Geoscienze dell'università di Padova - sono molto importanti, possono risalire fino a 4,6 miliardi di anni fa e quindi sono oggetti primordiali prodotti dal sistema solare. Ci svelano la sua intera storia". 

A curare l'allestimento è stata Anna Barbaro, dottoranda dell'università di Pavia che proprio allo studio di alcune di queste meteoriti sta dedicando il suo progetto di dottorato. "Spero che il messaggio di quanto siano importanti questi materiali per la nostra conoscenza, come geologi ma anche come comunità, arrivi a tutto il pubblico". 

Il video sulla mostra dedicata alle meteoriti con le interviste a Fabrizio Nestola, direttore del dipartimento di Geoscienze Unipd e Anna Barbaro, curatrice dell'esposizione. Servizio di Barbara Paknazar

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