UNIVERSITÀ E SCUOLA

Primina alle elementari? Una questione di opportunità

Tra qualche giorno si chiuderanno le iscrizioni alla scuola primaria per il prossimo anno, e per qualche genitore si avvicina una grossa scelta. L’anticipo scolastico, ovvero far iniziare la scuola ai propri figli un anno prima rispetto al normale, è una possibilità che va valutata attentamente, prendendo in esame una moltitudine di fattori. Da che cosa dipende, quindi, la scelta? Ne abbiamo parlato con la professoressa Marina Santi, docente di didattica e pedagogia speciale, e coordinatrice del corso di dottorato in scienze pedagogiche dell’educazione e della formazione. La docente, alla classica domanda “primina sì o primina no?” ha risposto con “dipende” e ha spiegato quali sono le variabili da considerare in questa delicata equazione.

Innanzitutto, secondo la Santi, dobbiamo partire dal nostro concetto di tempo: che cosa vogliamo anticipare? E perché? In secondo luogo la scelta dipende anche dalla conformazione della classe, perché ogni “prima è un mondo a sé”. Ma la variabile più importante è quella che riguarda proprio il bambino o la bambina. Quali sono le sue preferenze? Preferisce giocare, o si sente più a suo agio in situazioni più strutturate? Qual è la sua forma mentis? In questo il genitore deve fare particolare attenzione, perché deve riuscire a cogliere le migliori opportunità per il figlio o figlia. Perché, alla fine, tutto gira proprio attorno alle porte che questa scelta gli permetterà di aprire in futuro.

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