IN ATENEO

Studenti e dragoni, sport e università

Hanno incontrato oggi il rettore dell’università di Padova, Rosario Rizzuto, le studentesse e gli studenti della squadra di dragon boat che hanno rappresentato l’ateneo alla 3rd Lion Cup: Championship Dragon Boat University, competizione universitaria internazionale organizzata da università Ca’ Foscari Venezia e università Iuav di Venezia con la collaborazione del Cus Venezia.

Con 14 punti la rappresentanza padovana si è guadagnata un ottimo secondo posto, alle spalle della squadra composta dalle due università veneziane, prima con 16 punti.  La competizione, che si è tenuta il 19 maggio, ha visto gareggiare anche gli equipaggi delle università di Bari, di Trento, dell’Insubria e dello Suzhou Industrial Park Institute of Services Outsourcing (Cina).

Il capitano della squadra, Margherita Amistà, ha dunque consegnato al rettore il trofeo conquistato a Venezia, simbolo di un’“esperienza di condivisione, competizione e forza di volontà, nonostante i molti impegni universitari, lo studio e gli esami”, ha sottolineato l’atleta. Alla premiazione erano presenti anche Antonio Paoli, delegato Unipd per sport, benessere e merchandising, e il pluricampione olimpionico di canottaggio Rossano Galtarossa, in rappresentanza della Canottieri Padova che ha ospitato gli allenamenti degli atleti.

“La competizione, le vittorie e soprattutto le sconfitte fanno crescere nelle persone, negli studenti, la volontà di migliorarsi – ha sottolineato il rettore -.  Lo sport e la scienza si assomigliano più di quanto possa sembrare: in entrambe ci vogliono capacità e talento. Ma non basta. C’è bisogno anche di impegno e di capacità di fare squadra”.

Lo sport e la scienza si assomigliano più di quanto possa sembrare: in entrambe ci vogliono capacità e talento. Ma non basta. C’è bisogno anche di impegno e di capacità di fare squadra

In un campo di gara d’eccezione, l’ Arsenale di Venezia, concesso e aperto per l’occasione dalla Marina militare, le squadre miste di studentesse e studenti si sono sfidati sulle distanze di 200m e 1.500m a bordo di small boat da 10 posti - o “minidraghi”-. In questa competizione erano quindi dieci le atlete e gli atleti che pagaiavano a bordo della barca, al ritmo di un tamburino e guidati da un timoniere.

La barca standard da competizione per il dragon boat è invece più grande: lunga circa 13 metri, viene spinta dalla forza di venti gli atleti, sempre accompagnati da timoniere e tamburino. Questo sport, le cui origini risalgono a oltre 2.000 anni fa in Cina, è giunto in occidente in tempi recenti: l'European Dragon Boat Federation (Edbf) è stata fondata nel 1990; l’anno successivo ad Hong Kong 12 nazioni tra cui l'Italia hanno dato  vita alla International Dragon Boat Federation (Idbf), che oggi conta nei 5 continenti 65 nazioni affiliate.

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