SOCIETÀ

UE, 11 milioni di minorenni soffrono problematiche legate alla salute mentale

Solo pochi giorni fa abbiamo visto come nel 2023 fossero quasi 282 milioni le persone in crisi alimentare. Un dato globale, in crescita rispetto allo scorso anno ed estremamente influenzato dalle guerre in corso. Grazie al rapporto Unicef, vediamo ora qual è la situazione all’interno della nostra Europa ed in particolare sulla condizione dei bambini. Partiamo dal dato finale che ci dice che sono quasi 20 milioni i bambini nei Paesi dell'UE a rischio di povertà o esclusione sociale mentre sono 11 milioni quelli che soffrono di problematiche legate alla salute mentale. 

20 milioni di minori a rischio povertà è un dato che, alla luce delle elezioni per rinnovare il Parlamento europeo, non può non far riflettere. Significa che in Unione Europea un bambino su quattro è a rischio, e la tendenza sembra essere in aumento rispetto agli ultimi tre anni. 

I bambini nell’Unione Europea nel 2022 erano circa 81 milioni, cioè il 18 per cento della popolazione totale (446 milioni). Un numero che è diminuito di circa un milione rispetto al decennio precedente, mentre la popolazione è aumentata di sei milioni. Ciò significa che la nostra Unione Europea, se fermiamo l’analisi alle persone nate al suo interno, è sempre più “vecchia”. Quando parliamo di bambini, il rapporto Unicef fa riferimento ai minori di 18 anni, così com’è riferito nella Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia.

Il rapporto dell’Unicef, oltre alle condizioni economiche, prende in considerazione anche diversi altri indicatori. Tra questi la salute, sia fisica che mentale. Per quanto riguarda la prima, sono stati analizzati il tasso di mortalità dei minori all’interno dell’Unione Europea e la percentuale di bambini obesi o sovrappeso. Mentre per quanto riguarda il primo dato, questo è nettamente inferiore al resto del mondo, il secondo presenta alcune situazioni da evidenziare.

L’incidenza dell’obesità e del sovrappeso è diventato un problema sia all’interno dell’UE che a livello globale. La stima dei bambini e giovani in sovrappeso varia dal 20 al 25% in Estonia, Lettonia e Lituania, fino a circa il 40% a Cipro e in Grecia. 

Le stime dell’OMS poi ci dicono che la percentuale di bambini tra i 5 e i 19 anni obesi in Unione Europea potrebbe passare dal 13% dei ragazzi e dall’8% delle ragazze nel 2020 al 15% e al 10% nel 2025, per poi arrivare al 18% e al 12% entro il 2030.

C’è poi il tema della salute mentale su cui il rapporto si sofferma. I dati ci parlano di una situazione in cui circa 11,2 milioni i bambini e giovani fino ai 19 anni soffrono di problematiche legate alla salute mentale.

Sono gli adolescenti in particolare, quindi ragazzi e ragazze nella fascia d’età 15-19, ad avere maggiori problematiche, tra cui ansia e depressione. Su questo tema però c’è ancora una grande carenza di dati, anche se il rapporto rileva che in diversi Paesi si è registrato un aumento dei problemi di salute mentale tra i giovani europei durante e dopo la pandemia da COVID-19. 

Il rapporto poi si interroga anche sull’esposizione ad inquinanti dei bambini nell’Unione Europea. Uno su 20 infatti risulterebbe esposto a livelli elevati di inquinamento da pesticidi, che può essere particolarmente dannoso per i bambini ed è stato collegato a effetti dannosi sulla salute e a ritardi nello sviluppo. Il rapporto rileva inoltre che nel 2019, l'anno più recente in cui sono disponibili i dati, sono stati registrati 472 decessi di bambini e giovani nell'UE a causa dell'inquinamento atmosferico, la maggior parte dei quali aveva meno di un anno.

Sono dati su cui la politica può e deve fare molto. La campagna elettorale è iniziata, sarà interessante vedere chi e come avrà intenzione d’affrontare queste tematiche.

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