IN ATENEO

Grecia, università in tilt per i tagli: i rettori ricorrono in tribunale

Rimane alta la tensione in Grecia sul versante dell’istruzione. È sempre muro contro muro in Grecia tra il ministero della Pubblica istruzione e i rettori delle università sul licenziamento di 1.349 dipendenti amministrativi di otto atenei nell'ambito degli impegni presi dal governo di Atene con i rappresentanti della troika (Fmi, Ue e Bce) per il risanamento dei conti pubblici. I rettori delle otto università hanno chiesto al Consiglio di Stato di annullare la decisione già presa dal governo e che rischia di mandare in tilt il sistema universitario greco. Già la settimana scorsa l’università di Atene aveva annunciato, con decisione del Senato accademico, l’interruzione di tutti i servizi: stop alle immatricolazioni e sospensione totale delle lezioni e dei corsi di laurea. Una scelta drastica, dettata dalla mancanza di personale e di fondi. Tagli drastici richiesti dalla Ue ma che mettono, secondo gli analisti, in forte dubbio la possibilità di riforma di un sistema gravato da anni di mala amministrazione. E se le università greche dichiarano l’emergenza, in Italia l’attenzione rimane comunque alta con le ultime dichiarazioni del presidente Crui: “Rischiamo la fine della Grecia”. 

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