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Ricerca scientifica, in arrivo finanziamenti per oltre un milione di euro

In arrivo 1,2 milioni di euro da Telethon per la ricerca scientifica in Veneto destinati a progetti medici che possano portare allo sviluppo di terapie più efficaci: dopo la valutazione da parte della commissione medico scientifica della Fondazione, tra i progetti finanziati ci sono quelli di Carlo Nobile e Giorgio Carmignoto dell’Istituto di neuroscienze del Cnr di Padova, di Elisa Greggio e di Mario Bortolozzi ricercatori dell'università di Padova. Quest'ultimo è impegnato nei laboratori della Fondazione ricerca biomedica avanzata (Vimm) dove opera Luca Scorrano, un altro dei ricercatori selezionati.

Salgono così a 38,1 milioni di euro i fondi totali stanziati ad oggi da Telethon nella regione. 

Entrambi i progetti finanziati presso l’Istituto di neuroscienze del Cnr di Padova riguardano l’epilessia. Carlo Nobile mira a identificare nuovi geni coinvolti in una particolare forma ereditaria della malattia (definita “laterale temporale autosomica dominante”) in un gruppo di famiglie italiane e americane ancora senza diagnosi. Giorgio Carmignoto coordinerà invece un progetto per chiarire i meccanismi con cui le crisi epilettiche iniziano e perdurano. Partendo dai risultati di una precedente ricerca, in cui si era dimostrato che l’inizio di una crisi epilettica avviene grazie alla cooperazione di due particolari tipi di cellule cerebrali (neuroni e astrociti), si continueranno a studiare nel modello animale i meccanismi di una forma genetica di epilessia. 

All’università di Padova Elisa Greggio (dipartimento di Biologia) sarà a capo di uno studio svolto in sinergia da più gruppi distribuiti sul territorio nazionale. Si occuperà dei meccanismi di una forma genetica di Parkinson dovuta ad alterazioni del gene LRRK2. I pazienti con difetti nel gene LRRK2 (circa l’1-2% di tutti i casi di Parkinson) solitamente rispondono a una terapia farmacologica che è in grado soltanto di alleviare i sintomi ma non di curare la malattia. 

Al Vimm di Padova Mario Bortolozzi studierà i meccanismi di una particolare forma della malattia di Charcot-Marie-Tooth, la più comune malattia genetica del sistema nervoso periferico. Oltre il 10% dei pazienti presenta un difetto in una particolare proteina, la connessina 32, coinvolta nel mantenimento dello strato isolante dei nervi, la mielina.

Sempre al Vimm, Luca Scorrano approfondirà i meccanismi molecolari alla base dell’atrofia ottica dominante, una malattia genetica caratterizzata dalla progressiva perdita della vista (a partire dall’età prescolare) causata dalla morte dei neuroni che trasmettono le immagini dal nostro occhio alla parte del cervello che le interpreta. Studiando nei pazienti la proteina difettosa, OPA1, i ricercatori padovani contano di chiarirne il funzionamento e di valutare se possa rappresentare un bersaglio terapeutico.

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