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Armonie. Un concerto dedicato per Padova e coloro che hanno operato nell’emergenza

Il concerto, che ha come protagonisti l’orchestra “Asclepio” Unipd in collaborazione con “I Solisti Veneti”, è dedicato alla città di Padova e a tutti coloro che hanno operato nell’emergenza della pandemia da Covid-19, perché l'amore e l'impegno profuso dai nostri sanitari non è un gesto eroico eccezionale legato alla pandemia, bensì un atto d'amore dovuto a tutti i cittadini da tutti coloro i quali han fatto della cura alla persona la propria missione di vita.

Le due orchestre dialogano in armonia tra loro, dando vita a un concerto che vanta un copioso organico schierato per l'occasione, con il maestro Giuliano Carella de “I Solisti Veneti” a dirigere il corpo centrale di un concerto ch’egli ha volutamente fosse legato al repertorio italiano e che vede la partecipazione di Selene Zanetti, virtuoso soprano che vanta anche eccellenti studi medici.

L'Orchestra Asclepio, Medici per la musica" è l'unica orchestra in Italia composta di medici, studenti di medicina e professionisti della sanità, capitanata dal Alois Saller, tra gli ideatori di questo pomeriggio musicale.

Il prof. Alois Saller ha il compito di dirigere l’Inno nazionale, solenne momento di apertura che precede l'intervento delle autorità. Sempre a Saller è affidato il suggestivo quanto emblematico brano di chiusura che propone al pubblico uno dei brani più conosciuti di Wolfgang Amadeus Mozart.

Il programma del Concerto si apre con Giuseppe Tartini, il Maestro delle Nazioni di cui quest'anno ricorre il 250esimo dalla morte, con un “Largo andante” tra i più belli composti dal “primo violino e capo di concerto” dell'orchestra della Basilica di Sant'Antonio di Padova, incarico che Tartini mantenne fino alla morte. A Padova stabilì anche la sua scuola di violino, conosciuta appunto come “Scuola delle Nazioni”. Si tratta di uno dei concerti tartiniani più celebri ed eseguiti. Universalmente noto il suo commovente “Largo andante” al cui inizio Tartini annotò nel suo consueto alfabeto cifrato i versi “A rivi a fonti a fiumi, correte amare lagrime" che ne testimoniano la personalità introversa, contemplativa ed estremamente sensibile come dall’esecuzione di Chiara Parrini, storica componente dell’Orchestra de “I Solisti Veneti”.

A seguire l’“Ave Maria” dell’Otello di Giuseppe Verdi; una pagina musicale toccante, dalla forte impronta meditativa, un brano musicale laico che poggia su un testo religioso. Lo interpreta Selene Zanetti, Soprano lirico, diplomata con il massimo dei voti e la lode al conservatorio “C. Pollini” di Padova. Ha vinto come solista numerosi concorsi lirici. Si è esibita come solista in molte città italiane e all'estero. Oltre alla bella carriera da Soprano, Zanetti è reduce da studi in Medicina, facoltà che continua a frequentare con successo.

Sarà poi la volta di Pietro Mascagni. Al pubblico viene proposto un brano tra i più conosciuti del repertorio lirico italiano, l’Intermezzo da “Cavalleria Rusticana”. Un pezzo straordinario, molto amato e popolare, un brano allo stesso drammatico e luminoso e proprio per questo pieno anche di speranza.

Torna la voce di Selene Zanetti nel “Salve Maria” di Saverio Mercadante di cui ricorre quest'anno il 150esimo della morte. Mercadante è autore importantissimo dell’800 italiano. Il suo stile compositivo si avvicinava a quello Verdi e i due brani dedicati entrambi alla Vergine Maria rendono evidente il rapporto di assoluta devozione tra i medici, gli infermieri e tutti i professionisti della sanità con l'amata città di Padova.

Il concerto si chiude in letizia con lo “Jubilate”, il primo tempo dell’”Exsultate, jubilate”, dal mottetto KV165 di Wolfgang Amadeus Mozart che si lascia ammirare per l’eleganza vocale affidata anche in questo brano al virtuosismo del Soprano Selene Zanetti. Una pagina musicale tra le più suggestive, un pezzo brillante che ha il compito di chiudere il concerto con un messaggio di gioia e di speranza.

Cura dei cittadini e della città: questo il motivo che vede coinvolti nell’evento il sindaco di Padova Sergio Giordani, il direttore generale dell'Azienda-Ospedale Università di Padova Luciano Flor, il rettore dell’Università di Padova Rosario Rizzuto, e “I Solisti Veneti” con Clementine Hoogendoorn, moglie di Claudio Scimone, fondatore dell’orchestra, e Vittorio Dalle Ore, che ne è oggi il presidente.

Il Concerto è su invito data la capienza ridotta per le norme del distanziamento sociale indicate per la prevenzione e il contenimento della pandemia. Il pubblico può comunque assistere all'evento grazie a un grande schermo visibile dall'esterno e che verrà collocato sulla sinistra dell'entrata principale di Palazzo Moroni.

  • QUANDO 9 LUGLIO - ORE 18:30
  • Palazzo della Ragione, Padova
    piazza delle Erbe

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