IN ATENEO

L'Università di Padova nella Corte Ca’ Lando

La corte Ca’ Lando si lega all'Università di Padova, diventando luogo per attività didattiche, di ricerca e culturali. Questo si è reso possibile grazie a una convenzione, che viene presentata in questo incontro del 23 novembre, tra il Comune di Padova e il Dipartimento di Ingegneria civile edile e ambientale Unipd.

Negli scorsi mesi si è concluso l’iter amministrativo ed ora si stanno avviando le attività concrete: nel corso dell'incontro, si parla quindi anche del programma di utilizzo da parte dell’Ateneo, impostato su laboratori didattici e di  ricerca che coinvolgono in particolare il corso di laurea in Ingegneria Edile – Architettura dell’Università degli Studi di Padova.

Alla discussione intervengono gli assessori Andrea Colasio e Marta Nalin, il prorettore Unipd all’Edilizia Carlo Pellegrino, il direttore del Dipartimento ICEA Andrea Giordano, il presidente del corso di laurea di Ingegneria Edile - Architettura Stefano Zaggia, ed Edoardo Narne, docente del corso di laurea, responsabile della convenzione e coordinatore del gruppo G124.

La Corte Ca’ Lando rappresenta uno dei più singolari e compiuti esempi di edilizia con destinazione caritativa realizzati nel corso del Rinascimento. La costruzione del complesso fu portata a termine nel 1534 sulla base di un lascito testamentario del nobiluomo Marco Lando. E ancora oggi, dopo quasi cinquecento anni, conserva da un lato la sua funzione di sostegno sociale (ospita associazioni del terzo settore), dall’altro un assetto architettonico che manifesta ancora le caratteristiche originarie, mantenute anche grazie ai restauri e alle attività di manutenzione compiute dal Settore Edilizia Monumentale del Comune di Padova.

Il complesso di Ca’ Lando è delimitato da un portale a cui si accede da via Gabelli e al suo interno si compone di un totale di dodici unità abitative disposte in due serie da sei. Lo spazio culmina con un effetto prospettico scenografico, messo in risalto dalla decorazione del cornicione e dalle proporzioni della corte interna, che ha come protagonista la facciata a capanna della chiesa.

Tutto ciò rende Ca’ Lando non solo un complesso di primo piano all’interno del patrimonio storico-artistico della Città di Padova, ma anche un luogo in cui le attività a destinazione sociale e culturale trovano uno spazio condiviso.
All’uso universitario è stata concessa la chiesa sconsacrata e i docenti responsabili dell’attuazione della convenzione, Edoardo Narne e Stefano Zaggia, hanno quindi predisposto alcuni arredi interni per permettere un uso consono e modulare dello spazio interno. 

L’intento è quello di creare un luogo d’incontro aperto da cui avviare iniziative di condivisione dei saperi, con l’obiettivo di occuparsi delle fragilità della città di Padova. Le attività didattiche e culturali avranno come obiettivo lo studio del patrimonio storico-architettonico di Padova, con la divulgazione della storia di Corte Ca’ Lando in particolare, e che troverà inoltre una stretta articolazione sul parallelo tema delle periferie e delle rigenerazione degli spazi urbani. L’intenzione è anche quella di coinvolgere le associazioni attualmente attive all’interno delle unità abitative della Corte ed infine le comunità periferiche del Comune stesso.

Le realtà universitarie afferenti al Dipartimento ICEA coinvolte nel programma sono quindi il Laboratorio di Storia dell’Architettura, lo IEA Made, il laboratorio di autocostruzione del corso di laurea in Ingegneria Edile-Architettura e il gruppo di progettazione che lavora per il team G124 di Renzo Piano sulle periferie.

  • QUANDO 23 NOVEMBRE - ORE 11:00
  • Corte Ca’ Lando
    via Gabelli - Padova

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