Allo scrittore Vitaliano Trevisan, che è stato iscritto per un breve periodo al corso di laurea in Lingue e letterature straniere all’Università di Padova, l'Ateneo dedica un convegno organizzato dall’Archivio Scrittori Veneti e dal Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari.
Il convegno Privo di qualsivoglia prospettiva (titolo tratto dalle parole dell’autore stesso nel libro postumo "Black Tulips") intende mostrare come l’opera di Vitaliano Trevisan abbia lasciato segni importanti in diversi ambiti della conoscenza e della ricerca.
Nella giornata sono previsti interventi di bilancio e di inquadramento critico dell’opera di Trevisan nel contesto letterario e teatrale del nostro tempo (Emanuele Zinato, Gilda Policastro, Simona Morando), mentre altre relazioni metteranno in luce i legami dell’opera di Trevisan con la geografia (Mauro Varotto), l’architettura (Andrea Cortellessa, Giovanni Battista Gleria), la filosofia (Luca Illetterati).
Dopo la breve parentesi universitaria (Trevisan si era iscritto all’Università nel 1979 senza dare alcun esame, come egli stesso racconta nel suo capolavoro Works), Padova era rimasta un punto di riferimento per Trevisan, che in città aveva diverse frequentazioni, anche con docenti dell’Ateneo. All’Università di Padova lo scrittore era stato invitato in varie circostanze per conferenze e seminari; fino a pochi giorni prima della morte è stato in contatto con il Centro Studi dell’Archivio Scrittori Veneti.
Doveroso, per l’ateneo patavino, rendere omaggio a uno dei suoi studenti più geniali e ‘irregolari’ con un incontro che vuole anche essere un primo bilancio critico sull’opera e sulla figura di Trevisan.
Narratore, attore, drammaturgo, saggista, Vitaliano Trevisan (Sandrigo 1960 – Crespadoro 2022) esordisce nel 1995 con Trio senza pianoforte. Arriva al successo con I quindicimila passi, pubblicato da Einaudi nel 2002.
È sceneggiatore e attore protagonista del film Primo amore di Matteo Garrone. Tra le sue pièces più note, Una notte in Tunisia e il recente Il delirio del particolare. Dopo il capolavoro Works (2016), dirompente romanzo-saggio sul lavoro e sulle sue contraddizioni e storture, è uscito, postumo e incompiuto, il testo Black Tulips (2022), che verte su un’esperienza di viaggio in Nigeria.
Talento purissimo, con la sua scrittura nutrita dal senso del ritmo, dalla straordinaria chiarezza della logica e da una forza polemica sempre esercitata contro i luoghi comuni, Trevisan ha rappresentato probabilmente l’ultima incarnazione della figura dell’intellettuale moderno, controcorrente e divergente.
- QUANDO 25 SETTEMBRE - ORE 10:30
- aula 6 del Complesso Beato Pellegrino Via E. Vendramini, 13 - Padova
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