CULTURA

Atelier d'artista: Andrea Tagliapietra

Visitando gli atelier si ha la sensazione di entrare in dimensioni altre, in mondi paralleli. Questo accade sempre, qualche volta di più, con maggiore intensità. Le opere potenti di Andrea Tagliapietra, protagonista del diciannovesimo episodio della nostra serie Atelier d'artista, riempiono gli spazi trasformandoli in luoghi abitati da figure che sembrano svelarsi per la prima volta, che ci parlano, a volte solo con lo sguardo o una smorfia, altre sussurrando appena. I volti si deformano, assumono espressioni intense, atteggiamenti sfacciati, i corpi si piegano. L'aria è densa, come la materia dell'artista, l’arte esplode sulle pareti e a terra, tra tavoli, colori, carta, cavalletti.

L'incontro con Tagliapietra è di quelli che lasciano il segno, siamo andati a trovarlo a Burano, dove è nato, vive e lavora, e lì abbiamo visitato i suoi due spazi di creazione: uno più piccolo, proprio accanto alla sua abitazione, l'altro, leggermente più ampio e principalmente dedicato alla pittura, situato a poca distanza. Qui gli interni dialogano con l'esterno e, con la bella stagione, anche la strada diventa atelier. L'isola lo permette. "A Burano gli spazi sono ridotti", così ogni luogo diventa laboratorio. "L'atelier per la pittura nasce come white cube privo di influenze esterne, anche semplicemente quelle della casa, è un ambiente con un silenzio diverso. Lo studio che confina con la casa, invece, è pensato per la scultura, è pieno di attrezzi e materiali. Quando sono lì, mi capita di lavorare anche all'esterno, porto fuori le sculture, in una sorta di giardino condiviso".

Servizio di Francesca Boccaletto e Massimo Pistore

"Penso come un pittore e credo di fare il pittore, nonostante poi, alla fine, mi ritrovi a fare anche altro: dalla scultura, realizzata per mezzo dell'aggiungere, alla performance. Il mio lavoro nasce comunque da una necessità pittorica - spiega a Il Bo Live -. Vivo e lavoro a Burano, punto di riferimento per i pittori en plein air del passato: fin da ragazzino sono stato affascinato da questi artisti che venivano in laguna per dipingere, questa magia mi ha stregato e, quindi, con il passare del tempo, ho frequentato le scuole d'arte, non l'Accademia ma la Scuola internazionale di grafica, dove comunque veniva trattato il nudo dal vero. Lì ho iniziato a comprendere le armonie del corpo umano. Ho studiato anche con l'artista Silvestro Lodi finché mi son accorto di essere pronto: volevo sperimentare e iniziare a capire cosa fare con la mia arte, così ho aperto il mio primo studio".

Il rapporto con la laguna veneziana è profondissimo e attraversa tutta l'opera di Tagliapietra: "Ho scelto di rimanere in quest'isola. La laguna è la mamma di tutti noi: inoltrandoti in essa, capisci di non poterne fare a meno. Mi relaziono con lei e ne conosco l'umore, i respiri lenti. Mi ha fulminato e ispira tutto quello che faccio: cerco sempre di rintracciare quella realtà magmosa e i suoi odori, è una sorta di sentimento intimo che riporto in studio".

Mi relaziono con la laguna, ne conosco l'umore, i respiri lenti Andrea Tagliapietra

"Quando lavoro entro in una bolla, tutto frigge in maniera diversa: spesso finisco un progetto e ne ho già in testa un altro, altre volte torno indietro su un'opera precedente, vi è un dialogo continuo [...] Inizio a lavorare con la matita o con il pennello per definire i confini con i segni di ingombro, confini che fissano idee iniziali ma che vengono poi abbattuti dal gesto o dalla materia. Comincio in maniera tradizionale ma presto la relazione con la tela cambia e intervengo con stracci, spatole o spugne". 

"Ogni opera è come un figlio" che deve prendere la propria strada, deve essere lasciato andare una volta concluso, precisa Tagliapietra. I soggetti delle sue opere sono quasi sempre esseri umani: "Mi interessano per forma, armonie, vuoti e pieni. Diventano quasi paesaggi. Fotografo scene di vita quotidiana e prendo appunti per non perdere quello che vedo. Osservo e parto da realtà e volti vicini che mi appartengono a una micro-distanza". 

Quando lavoro entro in una bolla, tutto frigge in maniera diversa Andrea Tagliapietra

Atelier d'artista

Una serie ideata e realizzata da Francesca Boccaletto e Massimo Pistore

Intervista di Francesca Boccaletto, riprese e montaggio di Massimo Pistore

Con la consulenza artistica di Giulia Granzotto

Si ringraziano per la collaborazione Enrica Feltracco e Massimiliano Sabbion


Tutti gli episodi della serie Atelier d'artista sono QUI

POTREBBE INTERESSARTI

© 2018 Università di Padova
Tutti i diritti riservati P.I. 00742430283 C.F. 80006480281
Registrazione presso il Tribunale di Padova n. 2097/2012 del 18 giugno 2012