SOCIETÀ

Grecia: l’arresto dei neonazisti visto da Markaris

 L'accusa al capo carismatico di Alba Dorata (al gruppo appartiene anche l'assassino reo confesso del rapper antifascista Pavlos Fyssas, accoltellato lo scorso 18 settembre ) è quella di aver dato vita non a un partito ma un'organizzazione criminale; i mandati di cattura firmati venerdi scorso dalla Corte Suprema sembrano aver decapitato il gruppo neonazista.

Si profila la minaccia di nuove elezioni? Non la pensa così lo scrittore greco Petros Markaris, creatore del personaggio del commissario Charitos, che nel 2013 ha pubblicato in Italia oltre all'ultimo romanzo (La resa dei conti) anche un pamphlet, Tempi bui, sempre dedicato alla crisi da cui la Grecia sembra non poter uscire. Raggiungiamo telefonicamente Markaris ad Atene: "Sorrido per la prima volta dopo tre anni - dice - sono sorpreso dalla velocità con cui tutto è accaduto, non mi aspettavo che la situazione precipitasse tanto velocemente e che si riuscisse a colpire il cuore, o meglio, la testa dell'organizzazione. Hanno preso il capo, uno che viene chiamato il Fuehrer". 

Uno xenofobo come certi personaggi delle trame di Markaris, dove non è raro che si parli, oltre che di paura degli  immigrati e della loro emarginazione, anche di polizia corrotta: dalla Balia alla Resa dei conti. Markaris aveva anche descritto le infiltrazioni neonaziste nelle fila della polizia greca: una pista che gli inquirenti stanno battendo in questi giorni. Peraltro, già all'indomani dell'omicidio di Fyssas la polizia, dopo l' irruzione in una sede del partito di Alba Dorata, aveva arrestato  un ex agente già sospeso perché “sospettato di aver distrutto le bancarelle di alcuni venditori ambulanti stranieri ”; costui lavorava come guardia del corpo di un esponente politico di Alba dorata.  

"Anche questo è stupefacente. Tutti sapevano ma nessuno pensava  che si riuscisse a fare qualcosa, invece stanno indagando. È un fatto del tutto inedito per la Grecia". Insomma si è suicidato il Che, per dirla con uno dei titoli più famosi di Markaris, ma ora hanno anche preso il Fuehrer. E adesso? "Adesso resta solo un dubbio: Alba dorata era accreditata nei sondaggi di oltre l'11% dei voti, mi chiedo ora quei voti che fine faranno. Il problema per ora non so pone non essendoci elezioni in vista. Non so che succederà, ma non succederà ora. Quel che sento è che l'organizzazione non andrà avanti". Il giorno dell'arresto di Michaloliakos in Italia cominciava ufficialmente la crisi di governo."Ho letto - ci dice Markaris - ma credo che nessun partito o organizzazione, italiana o greca, che nasce attorno a un leader, abbia vita lunga dopo la caduta del capo. A preoccuparmi davvero ora è l'Austria, dove l'estrema destra ha preso oltre il 20% dei voti. E dovremo aspettarci brutte sorprese anche dalle elezioni europee". Ospite della Milanesiana, la scorsa estate, Markaris aveva osservato che  la cosa più grave nel suo Paese era la perdita della gioia di vivere; ora  intravede un po' di luce, un po' di quella speranza che in Resa dei conti è diffusa dalla voce dell'omonima web radio: "Le cose non cambieranno da un giorno all'altro, anche se è il momento è cruciale e, ripeto, inatteso. Bisogna fare chiarezza sulle cose, per cambiarle". E alla domanda se la trilogia di romanzi sulla crisi resterà una trilogia, l'autore risponde: “Sto scrivendo  un quarto romanzo e sarà l’epilogo”.

Silvia Veroli

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