SOCIETÀ

Mamma, un lavoro da 357.000 euro all'anno

Le mamme che si lagnano per futili motivi (il gran daffare) non si possono sentire, specie in tempi in cui riuscire ad averlo, un figlio, sembra già un mezzo miracolo quale che sia la scelta riproduttiva di ciascuno (affari di ognuno, appunto). Qualche ragione, però, ce l'hanno, qua e là. Prendiamo le madri italiane: le loro ragioni di dolersi sono di certo vere, numerose e forti sul fronte di assistenza familiare, incentivi alla famiglia, carenza di nidi pubblici e aziendali, politiche del lavoro tout court (con vistose differenze tra settore privato e pubblico). Problemi tutti nostri che ci fanno rimpiangere il Nord Europa ma non, ad esempio, il Nord America, dove solo chi ha lavorato per almeno 12 mesi ha diritto a 12 settimane di congedo di maternità, ma senza paga e solo le aziende con più di 50 lavoratori sono obbligate a concederlo.

Del resto la situazione italiana non è certo clemente neppure per le madri al momento del loro ritorno dal sospirato congedo: dall'ultima rilevazione Istat sul tema risulta che la crisi economica ha aggravato la situazione delle neomamme sul lavoro invertendo la lieve tendenza la miglioramento registrata tra 2000 e 2005. Oggi, a fronte di un tasso di occupazione femminile di circa 12 punti percentuali in meno rispetto al valore medio Ue sono in aumento le coppie in cui lavora solo la donna soprattutto se madre, chiaramente a sopperire la perdita del lavoro del partner. Al Sud, in particolare, cresce il fenomeno della madre definita dalle statistiche breadwinner, quella che porta letteralmente “la pagnotta a casa”.

Detto ciò è un fatto che essere e fare la madre nella pura e ordinaria amministrazione sia un lavoro a tutti gli effetti che richiede una molteplicità di skill. Anglismo (ci si perdoni) voluto, dal momento che ad affermarlo è un sito inglese, quello di Interflora (furboni) che dedica un approfondimento al valore monetario delle mansioni svolte da una madre (anche se tralasciare i padri potrebbe rivelarsi un grande errore tattico: sono gli uomini a comprarci – in teoria – i fiori).

Ora, cosa succede se consideriamo l'essere madre un lavoro in senso proprio, al pari di una mansione remunerata? La prima cosa da tenere presente è che si fatica 24 ore su 24, quasi nessun pasto viene consumato  da seduti, bisogna garantire assidua disponibilità e le pause per dormire sono rare. Condizioni disumane cui sono assoggettati milioni di lavoratori, come spiegò molto bene il video dell'American Greetings, divenuto virale un anno fa, in cui vengono mostrate le varie reazioni durante un falso colloquio di lavoro per una terrificante posizione misteriosa poi rivelatasi quella di mamma.

Il sito inglese di Interflora si spinge decisamente più in là, individuando le principali mansioni svolte dalle madri, parametrandole ai salari minimi previsti nel Regno Unito dal National care service – e mettendo a disposizione un programma di calcolo di quello che dovrebbe essere lo stipendio di una madre a seconda delle ore dedicate alle diverse funzioni indicate.

La madre è prima di tutto un'insegnante che affianca i figli negli compiti e solo per questo dovrebbe essere pagata 100 sterline la settimana, sui 136 euro circa oggi. E ciò considerando le cinque ore settimanali medie dedicate all’homework dai ragazzi inglesi: forse tutti questi studenti frequentano lezioni con modulo del tempo pieno, ma di fatto sembrano poche se paragonate all'impegno richiesto a casa in Italia già ai bambini delle elementari. Madri italiane, sentitevi ripagate dalle fatiche sui libri dei vostri figli immaginando quanto sareste ricche in questa Wonderland di Interflora!

La madre inglese, e di sicuro anche quella italiana metropolitana, passa molte ore a settimana a scarrozzare in auto i figli impegnati in attività extracurriculari così come a visite mediche e feste di compleanno (la cui frequentazione comincia per i bambini degli anni 10 del 2000 già dall'asilo nido). Ripagate nella realtà con chupachups attaccati per sempre allo schienale del sedile davanti, se ci fosse un sindacato come si deve, le mamme autiste potrebbero arrivare a guadagnare in un anno fino a 25.000 sterline, ovvero oltre 34.000 euro limitandoci a questa sola occupazione.

La pulizia della casa, inclusa quella dei suoi abitanti più piccoli e dei loro sudici indumenti, ed esclusa la specifica e inestimabile responsabilità dell'appaiamento dei calzini, vale oltre 11 sterline l'ora. Un’attività che in Italia tale si protrae di norma fino alla morte dell'ingenua, ma potenzialmente ricchissima, genitrice. È di ben 35.000 sterline l’anno il valore dell'impegno in cucina e parliamo di inglesi che ammanniscono Shepherd's Pie (pasticcio di agnello sormontato da purè) e piatti pronti al microonde: il cambio in euro diventa stellare pensando alle eccellenze italiane nel settore, raggiungibili e raggiunte ogni giorno da certi madri con bimbi dal grande appetito e, magari, Bimby ultimo modello. Le madri guadagnerebbero molto bene anche per tutta la partita dell'assistenza personale, categoria elastica che comprende l'organizzazione delle feste di compleanno come la confezione di album fotografici dei ricordi: in media19,23 sterline l'ora.

Il ruolo stimato come più economicamente gratificante (anche 47 sterline l’ora), ma forse più devastante per chi lo ricopre, è quello dell'assistenza psicologica, che si infittisce e si fa più periglioso negli anni come la foresta di rovi attorno al castello della Bella Addormentata. In accordo con l'antica saggezza delle nonne italiane – figli piccoli problemi piccoli, figli grandi problemi grandi – la vita di una madre può essere un'inesausta sequela di incoraggiamenti durante i primi passi e le prime corse in bici, attività di peacekeeping nelle lotte fratricide, lenimento delle delusioni amorose, puntellamento della famiglia in crisi, gestione di rovinosi cali di autostima. "E fate tante figli che vi facciano passare quello che voi avete fatto passare a noi" è l'augurio di Morticia Addams al fidanziamento di Mercoledì, e lei perlomeno una Mano in casa, oltre alla suocera e al maggiordomo, l'aveva.

Tutte queste voci sommate – stima il "calcolatore" del sito inglese – potrebbero far guadagnare alle madri ogni anno attorno alle 260.000 sterline di media, poco meno di 357.000 euro, ad imbottire la pagnotta che esse già portano a casa con le proprie professioni; attività che a quel punto potrebbero essere tranquillamente gettate alle ortiche. Certo, si tratta di un esercizio che è possibile solo esercitando pazientemente la sospensione dell'incredulità. Inoltre, sappiamo tutti che fare la madre non è un lavoro, che ha una gratificazione non paragonabile ad altre, che nessuno ce lo ha imposto, o almeno non avrebbe dovuto, etc etc. Ma questo calcolo, che prova a misurare in termini di valore monetario l'impegno richiesto alle mamme, un po' da pensare alla fine lo dà.

Silvia Veroli

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