SOCIETÀ
Microcredito per microimprese: segnali di risveglio in tempi di crisi

Foto: Donatello Brogioni/contrasto
Risvegliare l’imprenditorialità del territorio attraverso la concessione di credito agevolato per la creazione di attività microimprenditoriali nella province di Padova e Rovigo. È l’intento del progetto “Microcredito d’impresa”: dall’apertura di una ludoteca alla produzione di idromele, passando addirittura per l’avvio di un’impresa funebre, sono svariate le imprese che hanno preso vita da questa iniziativa.
Avviato nel 2011, il progetto, che ha come target privilegiato donne e giovani in cerca di lavoro o disoccupati, ha portato all’avvio di 84 nuove imprese, offrendo prestiti da 5.000 a 25.000 euro (da restituire in cinque anni) a coloro che, non disponendo di sufficienti garanzie per un normale accesso al credito, intendono sviluppare un’attività economica in proprio.
Secondo Giovanni Costa, presidente della Cassa di risparmio del Veneto, questa forma di investimento sociale è l’unica davvero efficace in un momento di crisi economica: ”Il microcredito è una forma di solidarietà redistributiva, che stimola le competenze di ciascuno in modo tale che questo possa poi restituire alla società più di quanto non abbia chiesto per poter iniziare la sua impresa”. Il progetto si avvale della collaborazione di Vobis (Volontari bancari per l’impresa sociale), che nello specifico ha il compito di attivare i servizi di microfinanza e di accompagnamento all’accesso al credito, ascoltando i potenziali beneficiari e partecipando alla valutazione delle pratiche da finanziare. Il progetto fornisce allo stesso tempo credito agevolato e condivisione e valutazione delle competenze, messe al vaglio dell’associazione Vobis, grazie anche a corsi d’imprenditorialità e veri e propri momenti di ascolto dei progetti presentati.
Sergio Baruffa, responsabile per il Triveneto dell’associazione, si mostra soddisfatto: “Circa l’80% delle persone che ci propongono progetti d’impresa è costituito da donne con una forte determinazione nel creare un loro percorso lavorativo in proprio, che cercano un confronto franco e mirato per capire il grado di fattibilità della loro idea”. A oggi, “non si hanno notizie di rate non pagate nella restituzione del prestito - prosegue Baruffa - cosa che fa pensare ad un buon avviamento dei progetto finanziati”.
Sono 115 le richieste pervenute in questi mesi con un impegno economico dei partner che consente ora l’erogazione di oltre 3,7 milioni di euro nelle due province di Padova e Rovigo. Nel territorio padovano sono 43 le imprese avviate con un finanziamento complessivo di 830.000 euro. Attive nei settori del commercio, dell’artigianato e dei servizi, impiegano un totale di 70 persone.
Francesca Papais